Il presidente della Tepco, la compagnia elettrica proprietaria della centrale nucleare di Fukushima che nel marzo 2011 è stata teatro del peggiore incidente nucleare dopo Cernobyl, a causa della fuoriuscita di acqua contaminata dall’impianto verso l’oceano, è stato prosciolto dall’accusa. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa giapponese Jiji. Secondo la procura distrettuale di Fukushima, non ci sono sufficienti prove nei confronti del dirigente, Naomi Hirose e altri alti vertici della compagnia. La denuncia era stata presentata a settembre 2013 da un gruppo civico, che ha accusato gli attuali vertici e quelli precedenti di aver fatto scorrere nell’oceano l’acqua contaminata che esce dai reattori che hanno subito il “meldown“. La polizia prefetturale di Fukushima ha effettivamente appurato che circa 300 tonnellate di acqua radioattiva sono stati buttati in mare fino a luglio 2013.