L’11 marzo 2011, la popolazione giapponese ha subito uno dei più grandi terremoti al mondo a cui è seguito uno tsunami ed un disastro nucleare, da allora la popolazione lotta ogni giorno per rinascere. Una rinascita che potrebbe avere il colore giallo del fiore della colza, la cui coltivazione sta dando una speranza nuova alle popolazioni locali e la possibilità di dare nuovo slancio alla faticosa ripresa economica. Il Minamisoma Agricolture Regeneration Council, nella prefettura di Fukushima, ha deciso di produrre uno speciale olio di colza, in grado di rimuovere alcuni radioisotopi, tra cui il cesio radioattivo. Gli elementi radioattivi vengono totalmente assorbiti dalla pianta di colza, mentre l’olio che si ottiene dalla spremitura dei semi risulta totalmente privo di contaminazioni radioattive.
Il raccolto della colza permette ai coltivatori di decontaminare il terreno così da rigenerare i campi per l’agricoltura. Il processo che porta dalla coltivazione, all’estrazione fino alla commercializzazione dell’olio di colza permette la crescita di una nuova industria e può portare la regione a una nuova indipendenza finanziaria. A supportare questa attività, Lush (azienda che produce e commercializza cosmetici freschi e fatti a mano, con 935 negozi in 51 Paesi), che ha deciso di utilizzare questo olio di colza come ingrediente per il sapone Tsunagaru Omoi (letteralmente ”Cuori che connettono”).”Dopo il disastro nucleare abbiamo lavorato per produrre un olio di colza sicuro e affidabile, privo delle sostanze radioattive che hanno contaminato il terreno – racconta Mr. Sugiuchi, uno dei principali fornitori di olio di colza di Fukushima – La richiesta del mercato di prodotti provenienti da Fukushima era molto bassa poiché si pensava che non fossero sicuri. Quando Lush è venuta da noi e ha voluto utilizzare il nostro olio nella produzione di un sapone non riuscivamo a crederci; poter raccontare la nostra storia alle persone in Giappone e in tutto il mondo era solo un sogno“.
Il Sapone è in vendita solo in Giappone, ma arriverà in Italia dall’11 al 14 marzo supportando così la campagna Connecting Hearts, promossa da Lush Giappone. I clienti saranno invitati a scattarsi una foto con la cornice ”Connecting Hearts’‘, gialla come il fiore della colza, e a postarla sui propri canali social per mostrare il proprio sostegno con l’hashtag ?#?ForFukushima?. Dopo il terremoto del 2011, Lush Giappone si è impegnato per supportare il proprio Paese donando prodotti ai centri di evacuazione, partecipando ad azioni di volontariato civile e aiutando oltre 120 progetti relativi al Great East Japan Earthquacke Restoration, devolvendo i proventi di alcuni prodotti ad associazioni che operano in difesa di diritti umani, animali o ambientali e per offrire giochi e attività ricreative ai bambini colpiti dal disastro nucleare.
E’ stata attivata la ricerca di nuovi fornitori per alcuni ingredienti alla base dei prodotti come fragole e patate. Dal disastro del 2011 si affida a otto nuovi fornitori che operano nelle aree colpite dal terremoto e dallo Tsunami, nella prefettura di Fukushima, di Miyagi e di Iwate con l’obiettivo di favorire la ripresa economica attraverso il sostegno alla comunità e la spinta verso la rigenerazione dei campi per l’agricoltura.