Il forte vento di scirocco a largo provoca spettacolari onde lunghe sulle coste ioniche di Calabria e Sicilia

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In queste ore le coste ioniche di Sicilia, Calabria e Puglia sono investite da sostenute risacche prodotte dall’ingresso, dallo Ionio, di onde lunghe da SE e E-SE, piuttosto formate, che raggiungono picchi di oltre i 2.5 metri. Queste onde lunghe che in queste ore si stanno abbattendo lungo i nostri litorali ionici sono state “prodotte” dai sostenuti, a tratti pure intensi, venti di scirocco che nelle scorse ore hanno imperversato in gran parte dello Ionio, con particolare riguardo per il tratto compreso fra le isole Ionie e le coste più meridionali del Salento, causa un temporaneo inspessimento del “gradiente barico orizzontale” fra i mari meridionali italiani, la Grecia e il mare Egeo.

62612_10200553865242710_1542233986_nIn questo caso, data la presenza di questo imponente anticiclone con asse allungato dalle Isole Britanniche fino all’Egeo, il flusso sciroccale che è risalito sullo Ionio non aveva una origine nord-africana. Ma, al contrario veniva alimentato dalla ritornante più fredda da NE e N-NE che dalle pianure della Russia meridionale e dall’Ucraina si spingerà sul mar Nero, per poi traboccare, tramite il mar di Marmara, sul mar Egeo e sulla Grecia, uscendo sul Mediterraneo centro-orientale con una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da NE ed E-NE in estensione nel tratto di mare ad ovest di Creta.

DSCF1491Questo flusso nord-orientale, in uscita dal bordo più meridionale del robusto anticiclone, posizionato fra le Isole Britanniche e l’Europa orientale, fungeva da supporto al flusso sciroccale che dalla serata di ieri cominciava a propagarsi su tutto lo Ionio, con venti capaci di raggiungere punte di oltre i 50-60 km/h. Questi venti da SE espandendosi a tutto lo Ionio hanno causato un rapido aumento del moto ondoso su gran parte dello Ionio, con la formazione di onde alte fino a più di 2.0-2.5 metri a largo. Nella giornata odierna queste ondate, muovendosi verso nord-ovest, sono andate ad abbattersi sulle coste del messinese ionico, della Calabria ionica ed in seguito pure sul litorale salentino, dando origine a forti risacche e a mareggiate di debole entità che si protrarranno fino alla successiva nottata.

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