Incidente autobus in Spagna, morte 13 ragazze Erasmus: 7 sono italiane [LIVE]

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Sono tutte donne straniere le 13 vittime, e 43 i feriti, dell’incidente dell’autobus in Catalogna, che riportava a casa un gruppo di studenti stranieri, molti Erasmus, che è uscito di strada in territorio di Freginals, nei pressi di Tarragona, in Spagna. Lo riporta El Pais, correggendo il numero dei morti che in precedenza era stimato a 14. L’autobus che si è scontrato contro un’auto in autostrada all’altezza di Terragona trasportava 57 studenti in Erasmus tra i 22 e 29 anni.  E la Farnesina ha confermato anche la presenza di vittime italiane, sul proprio profilo Twitter: “Catalogna. Farnesina conferma vittime italiane. Le famiglie dei connazionali possono rivolgersi allo +39 0636225 dell’unita’ di crisi“. Tra le ragazze ferite, anche una studentessa toscana di Gavorrano (Grosseto), i cui genitori, secondo quanto appreso, saputo dell’incidente hanno cercato di raggiungere via telefono la figlia, ma non ci sono riusciti. Successivamente sono stati contattati dalla Farnesina, quindi sono partiti con un volo da Pisa per raggiungere la ragazza, ricoverata all’ospedale di Tarragona. La giovane studentessa fa parte del gruppo di quattro italiani feriti. E anche una giovane piemontese risulta tra le persone coinvolte nel tragico incidente avvenuto questa mattina. Si tratta di una studentessa di Farmacia alla Università di Torino, che subito dopo l’accaduto ha chiamato i genitori questa mattina per rassicurarli: “Sono viva“, ha detto loro al telefono. Il padre, commercialista torinese, e la madre, sono partiti per raggiungerla. La famiglia è originaria di Dronero, nel Cuneese. Annalisa Riba, questo il nome della giovane, è ora ricoverata all’ospedale di Tarragona, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il profilo Facebook dell’organizzazione Erasmus Torino è stato aggiornato in segno di lutto con un fiocco nero, lo stesso che si trova sulla pagina dell’Erasmus Student Network Barcellona.

At least 14 Erasmus students die in a coach crash in TarragonaIl cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell’incidente in Spagna“. Cosi’ il premier Matteo Renzi, con un tweet, ha fatto riferimento all’incidente, verificatosi precisamente alle 7 di questa mattina. L’autobus stava riportando le studentesse a Barcellona dopo che avevano assistito a Valencia alla Notte dei Fuochi della celebre Fiesta de Las Fallas. I 57 studenti Erasmus delle università di Barcellona presenti a bordo, quasi tutti stranieri, sono di 22 nazionalità diverse. Dopo una giornata di incertezza e paura, la Farnesina in serata ha fatto sapere che ci sarebbero fino a sette vittime italiane, anche se non c’è ancora la conferma ufficiale da parte delle autorità spagnole perché è in corso l’identificazione delle salme. Il bus era l’ultimo di una ‘carovana’ di cinque, con circa 300 studenti a bordo. I soccorritori hanno estratto dalle lamiere 13 corpi senza vita, di cui non è stato possibile determinare subito l’identità. Molti ragazzi non avevano preso documenti per la breve gita a Valencia. Alcune delle vittime risultano difficilmente riconoscibili. L’elenco ufficiale della nazionalità delle ragazze morte potrebbe non essere reso noto prima di domani, per i tempi lunghi dell’identificazione e dell’informazione delle famiglie all’estero. In serata i 27 medici legali hanno ultimato le autopsie di 11 delle ragazze morte. Le informazioni sulla nazionalità dei ragazzi a bordo del bus sono state confuse per buona parte della giornata. Fra i 34 feriti ricoverati negli ospedali di Tortosa, Tarragona e Barcellona ci sono anche cinque italiani. Di questi, tre ragazze e un ragazzo, secondo fonti del ministero degli Interni catalano. Tre sarebbero “non gravi”, una ragazza è in condizioni definite “gravi”, mentre non si conoscono le condizioni del quinto. Sul posto si è recato il console generale a Barcellona Stefano Nicoletti. Il governo catalano ha annunciato due giorni di lutto, domani e martedì. Le operazioni di identificazione non sono semplici e si concluderanno nella notte. L’assessore alla Salute locale, Toni Comin, ha confermato che “non saranno date informazioni sulle vittime fino a quando non saranno assolutamente certe“. Lo stesso per quanto riguarda i 23 feriti ricoverati, i piu’ gravi, almeno 3, trasferiti in strutture a Barcellona, Sant Pau e Vall D’Hebron.

E anche le cause del drammatico incidente sono per ora poco chiare. L’autista del bus, uscito indenne, è stato posto in stato di fermo e interrogato nel pomeriggio a Tortona dai Mossos de Esquadra, la polizia catalana. E’ risultato negativo ai test di alcol e droga. Lavora da 17 anni per la stessa ditta, Autocares Alejandro, e non ha mai avuto un incidente. Secondo le prime ricostruzioni, il bus avrebbe urtato il guardrail di destra, poi l’autista avrebbe dato una sterzata a sinistra finendo sull’altro lato dell’autostrada contro un’auto che veniva in senso opposto, i cui due passeggeri sono stati feriti. Per i ministri degli Interni spagnolo e catalano Jorge Fernandez Diaz e Jordi Jane, la causa più probabile sembra un “errore umano“. L’incidente, secondo la stampa, potrebbe essere dovuto a un colpo di sonno dell’autista. Il bus era partito prima dell’alba da Valencia, verso le 4. Dopo una notte di gioia, festa, luci e fuochi d’artificio.

 

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