Il sistema di intervento ed assistenza alla popolazione attivato per il maltempo dei giorni scorsi in Emilia-Romagna ha funzionato efficientemente durante la ricognizione dei danni. Ad affermarlo è il sottosegretario alla Presidenza della Regione Andrea Rossi, durante l’Assemblea legislativa riportando la relazione sull’evento alluvionale che ha colpito il territorio nei giorni scorsi. Per Rossi è fondamentale la coordinazione tra tutti gli Enti interessati che si sono attivati per far fronte all’evento a partire da venerdì 26 febbraio, il giorno de preallarme della Protezione Civile.
“La ricognizione degli effetti del maltempo è in corso – ha detto il sottosegretario – Nei prossimi giorni sarà definito il quadro aggiornato con la stima dei danni, fondamentale per valutare le possibili misure straordinarie da adottare“. Rossi ha ritenuto necessario sottolineare l’importanza del lavoro fatto dal sistema di volontariato di Protezione civile regionale, che ha operato durante i tre giorni dell’emergenza con oltre 800 persone a supporto delle strutture tecniche e delle Forze dell’Ordine. Gli interventi dei vigili del Fuoco sono stati 116. Il centro operativo regionale dell’Agenzia di Protezione civile che ha raccolto le segnalazione del territorio mantenendo il raccordo con la Prefettura di Piacenza, le Amministrazioni Comunali e provinciali, i Servizi tecnici regionali, i Consorzi di bonifica, i Vigili del fuoco, il Corpo Forestale e le aziende di pubblica utilità fornendo persone e mezzi per fronteggiare le situazioni critiche.
Le piogge abbondanti ed ininterrotte hanno provocato il superamento dei massimi storici dei livelli dei principali fiumi, tra cui il Secchia ed Enza e di alcuni torrenti e rii collinari e di pianura delle province di Parma e Piacenza. La quantità maggiore di pioggia si sono registrati soprattutto nelle zone montane di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza dove le piogge accumulate hanno raggiunte valori compresi tra i 90 ed i 100 mm.