Manca veramente poco a Pasqua e questi due giorni sono stati particolarmente intensi tra pellegrinaggi e processioni. Soprattutto a Taranto, dove i riti della Settimana Santa sono tra i più importanti del Sud. I riti hanno avuto inizio ieri nella Chiesa del Carmine. Dai portoni della Chiesa sono uscite alcune coppie di confratelli a piedi nudi con l’abito di rito ed incappucciati, che si sorreggevano ad un bastone penitenziale, conosciuto con il nome di mazza. Il pellegrinaggio, ovviamente, ha coinvolto gran parte del centro della città. Dopodiché a mezzanotte ha avuto inizio la processione dell’Addolorata promossa dall’altra confraternita di Taranto. La processione vede il simulacro della Madonna, vestita di nero, con il cuore in un mano trafitto da un pugnale ed il fazzoletto nell’altro preceduta da 15 coppie di confratelli incappucciati intervallati da tre crociferi, cioè dei confratelli vestiti con il camice bianco, incappucciati e scalzi che portano la croce sulle spalle.
La processione è rientrata oggi alle 15:00. Si tratta, infatti, di un percorso ininterrotto e con una sola sosta in un istituto religioso. Alle 17:00 di oggi ha avuto inizio l’uscita della processione dei Misteri, dove troviamo otto statue che raccontano la Passione di Gesù. Il rientro è previsto per domani mattina alle 7:30. Le due processioni hanno in comune il troccolante, cioè un confratello che agita un crepitacolo fatto di legno e di maniglie di metallo. Durante la processione dell’Addolorata e dei Misteri partecipa anche l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro. Nella processione dei Misteri il velo che copre Gesù Morto ha uno stemma pontificio sul lato anteriore, mentre la statua dell’Addolorata vede la partecipazione di un gruppo di consorelle che porta la corona della Madonna; stemma e corona sono stati donati da Papa Francesco all’arciconfraternita del Carmine due anni fa quando la statua fu portata in piazza San Pietro.