Nella Settimana Santa sono diversi i riti che introducono e testimoniano la gioia della Resurrezione. Tra questi, quello della Via Crucis, Via della Croce, anche detta Via Dolorosa.Con questa pratica cristiana, come noto, vengono rievocati gli ultimi attimi di vita di Gesù.
Lo stesso papa Francesco ci fornisce 8 buone ragioni per non perdere di vista la sua importanza:
- ci permette di riporre la nostra fiducia nel Signore
- ci inserisce nella storia
- ci ricorda che Gesù soffre con noi
- ci spinge all’azione
- ci aiuta a prendere una decisione a favore o contro Cristo
- rivela la risposta di Dio al male del mondo
- ci dà la certezza dell’amore di Dio per noi
- ci guida dalla Croce alla Resurrezione
Nella prima stazione, Gesù si trova nell’orto degli olivi che poi è un podere chiamato Getsemani. Qui Cristo fornisce la prova di vera fiducia e amore per il Padre e per l’intera umanità, accettando la croce. Nella seconda stazione, Giuda Iscariota tradisce per sua libera scelta Gesù che viene catturato; nella terza stazione Gesù è condannato dal Sinedrio (assemblea di Gerusalemme), formato da 71 membri, col compito di far rispettare le leggi… e non poteva essere diversamente dato che i Sommi Sacerdoti, Caifa in primis, avevano già decretato che Gesù doveva morire.
Nella quarta stazione Gesù è rinnegato da Pietro. Pietro rinnega più volte, per paura, di conoscere Gesù ma poi si pente; episodio, questo, che manifesta la fragilità umana anche di Pietro, la roccia su cui Cristo ha fondato la sua chiesa.Nella quinta stazione il procuratore Ponzio Pilato, suo malgrado, si trova a dover giudicare Gesù, presentatogli dai Sommi Sacerdoti affinchè fosse condannato. Nonostante Pilato non veda alcun grave motivo di condanna a morte, Caifa e i suoi accoliti, con le loto false accuse , hanno la meglio, tanto che il procuratore cede alle loro richieste. Nella sesta stazione Gesù subisce la flagellazione col fragrum, munito di palline di metallo e frammenti d’osso che gli lacerano la pelle, strappandogli via pezzettini di carne. Sul capo gli viene posta una corona di spine a casco. Nella settima stazione, Gesù viene caricato della croce, probabilmente solo del patibulum, il legno orizzontale di essa. Nell’ottava stazione Cireneo, un villano di ritorno dai campi, viene obbligato dal comandante di soldati romani a caricarsi del legno verticale della croce o del patibulum. Nella nona stazione Gesù, che sta salendo al Calvario, incontra le donne di Gerusalemme … un momento commuovente e drammatico allo stesso tempo; nella decima stazione Gesù è crocifisso, inchiodato ai polsi e ai piedi, alle 9:00 del mattino del venerdì sul Golgota. Sopra la sua testa la scritta in quattro lingue INRI.
Nell’undicesima stazione Gesù è innalzato sulla croce in mezzo ad altri due condannati alla stessa pena. Uno inveisce contro di lui, l’altro, invece, si rimette nelle sue mani a lui si affida. E’ a quest’ultimo che Gesù promette la salvezza.Nella dodicesima stazione, ai piedi della croce è presente Maria e Giovanni, l’apostolo più giovane, cui Gesù affida la custodia di sua Madre; nella tredicesima stazione Gesù muore sulla croce: sono le 15 di venerdì, dopo 6 ore di agonia. Nella quattordicesima stazione Giuseppe d’Arimatea, autorevole membro del Sinedrio, con coraggio si reca da Pilato, chiedendogli che gli venga consegnato il corpo di Gesù. Ottenuto il consenso, lo toglie dalla croce, depositandolo in un sepolcro scavato in una roccia e opportunamente chiuso.I prodomi della Via Crucis si possono individuare già nel V-VI secolo d.C, nelle processioni che si snodano tra gli edifici sacri di Gerusalemme, a cui partecipavano molti pellegrini che si recavano nella Città Santa, raccontando le loro esperienze nei propri diari di viaggio.
E’ però al Basso Medioevo che si deve la nascita della celebrazione della Via Crucis come noi la conosciamo oggi. Furono, infatti, le Crociate e la ripresa dei pellegrinaggi da un lato, e la presenza stabile di frati minori francescani in Terrasanta dal 1233 dall’altro, a ingenerare nei fedeli un nuovo interesse per la vita di Cristo, tanto da voler riprodurre le proprie vicissitudini anche nelle proprie città. La Via Crucis,nella sua forma attuale, con le sue 14 stazioni, è attestata in Spagna nella prima metà del XVII secolo, soprattutto negli ambienti francescani. Dalla penisola iberica passò, poi, in Sardegna, all’epoca sotto il dominio della corona spagnola, per poi giungere nella penisola italica, dove incontrò un convinto propagatore in San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore, instancabile missionario, che eresse personalmente oltre 572 Via Crucis, tra cui quella eretta nel Colosseo, su richiesta di Benedetto XIV, il 27 dicembre 1750, a ricordo di quell’Anno Santo