Il mese di marzo si concluderà sull’Italia con una grande ondata di caldo, assolutamente anomala per il periodo, che proietterà l’Italia già in una fase avanzata della primavera, come se fossimo a metà-fine maggio. Le temperature aumenteranno fino a +30°C e oltre sulle isole maggiori e al Sud, ma avremo picchi fino a +25°C anche in tutto il Centro/Nord. Attenzione, invece, a possibili nebbie e foschie in alcune aree costiere, da Nord a Sud, con i fenomeni della “lupa”, la nebbia sul mare, lì dove le masse d’aria calda provenienti dal nord Africa andranno a condensarsi scorrendo sul mar Mediterraneo ancora freddo dopo la stagione invernale.
L’ipotesi di una Primavera fredda dopo un Inverno caldo è da accantonare, anche se è vero che il mese più freddo di questa stagione è stato proprio marzo con le più abbondanti nevicate e le temperature più rigide. Ma adesso la stagione è ormai indirizzata verso una fase di primavera avanzata, come testimoniano anche le violente tempeste che nelle ultime settimane hanno già attraversato l’Europa e il Mediterraneo, portando ingenti quantità di sabbia del Sahara e maltempo estremo.
Proprio un’altra di queste perturbazioni, provenienti dall’oceano Atlantico e diretta dapprima sulla penisola Iberica e poi nel nord Africa tra Algeria e Tunisia nel corso di questa settimana, attiverà un poderoso flusso meridionale e caldo proprio dall’Africa verso l’Europa centro/orientale. Le temperature aumenteranno ovunque già dalle prossime ore, in modo sensibile a partire dalle due isole maggiori.
Tra mercoledì 30, giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile avremo i picchi più caldi con punte di oltre +30°C al Sud e oltre +25°C al Centro/Nord. In base agli ultimi aggiornamenti, questo caldo potrebbe rivelarsi una miccia pericolosissima tale da innescare fenomeni meteo estremi, dapprima nel pomeriggio/sera di venerdì 1 aprile al Nord, poi nel weekend tra sabato 2 e domenica 3 al Sud. Ma di quest’ipotesi parleremo in modo più approfondito nei prossimi giorni. Intanto prepariamoci ad una settimana dai connotati quasi estivi.