Oggi la Corte Costituzionale si è pronunciata in merito alla possibilità di donare alla ricerca scientifica, con il consenso della coppia, gli embrioni che originano dal processo di fecondazione, ma non possono essere impiantati perché presentano gravi patologie. Negli ultimi 10 anni la legge 40 che regola la procreazione medicalmente assistita in Italia ha già visto per 28 volte l’intervento dei tribunali, con ben 19 pareri contrari e la revisioni di alcune sue parti con sentenza della Corte Costituzionale. Sono quattro i punti fondamentali della legge già “eliminati” dai giudici: il divieto di produzione di più di tre embrioni, l’obbligo di impianto contemporaneo di tutti gli embrioni prodotti, su cui è intervenuta la Consulta nel 2009, e il divieto di diagnosi preimpianto (ma per le coppie infertili, quelle che hanno accesso alla Pma, con intervento del Tar del Lazio) fino ad arrivare al divieto, cancellato, di fecondazione eterologa.
Gli embrioni crioconservati in Italia e abbandonati, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss), sono 3.862. Di questi, però, non si conosce quanti siano quelli non impiantati perchè affetti da gravi patologie. Secondo il decreto del ministro della Salute del 2004, si considerano in stato di abbandono gli embrioni crioconservati per i quali il centro acquisisce riceve la rinuncia scritta al futuro impianto degli embrioni da parte della coppia di genitori o della singola donna, ma anche quelli per i quali è documentata l’impossibilità, per almeno un anno, a rintracciare la coppia o la donna. Secondo il censimento svolto dal registro Pma dell’Iss nel 2011, sono 3.862 gli embrioni abbandonati che rientrano nella prima categoria e 6.279 quelli nella seconda. La legge 40, alla luce di tutto ciò, si presenta ora così, secondo una elaborazione dell’Associazione Coscioni, contraria alle decisioni prese oggi:
– DIVIETO DI PRODUZIONE DI PIU’ DI TRE EMBRIONI: rimosso con sentenza della Corte Costituzionale 151/2009.
– OBBLIGO DI CONTEMPORANEO IMPIANTO DI TUTTI GLI EMBRIONI PRODOTTI: rimosso con sentenza della Corte Costituzionale 151/2009.
– DIVIETO DI DIAGNOSI PREIMPIANTO: rimosso con sentenza del Tar del Lazio del 2008 che ha annullato per “eccesso di potere” le Linee Guida per il divieto di indagini cliniche sull’embrione
– DIVIETO DI ACCESSO ALLE COPPIE FERTILI MA PORTATRICI DI PATOLOGIE GENETICHE: e’ oggetto della questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale di Roma e in attesa di udienza davanti alla Corte Costituzionale
– DIVIETO DI ETEROLOGA: abbattuto dalla sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile scorso.
– DIVIETO DI ACCESSO ALLA FECONDAZIONE ASSISTITA PER SINGLE E COPPIE DELLO STESSO SESSO: in vigore. In Italia manca pero’ una legislazione di riferimento.