Spostare merci e persone sul Mediterraneo in modo più sicuro, ecologico ed economico: è la sfida di PROFUMO (Preliminary assesment of Route Optimisation for FUel Minimisation and safety of navigatiOn), di cui è stato presentato in ASI lo studio di fattibilità in previsione dello sviluppo operativo e commerciale.
“Questo progetto – ha detto il presidente dell’ASI, Roberto Battiston, nel suo saluto iniziale – rappresenta perfettamente la ‘grande sfida’ della new economy spaziale, in cui il dato satellitare si integra in tutto ciò che preesiste, lo arricchisce, lo trasforma e lo rende una opportunità nuova. Una sfida in cui il nostro paese può fare molto, perché sono in gioco soprattutto cultura, intelligenza e capacità di cogliere le opportunità”.
Parole cui hanno fatto eco quelle del sottosegretario alle Telecomunicazioni Antonello Giacomelli, che ha preso parte ai lavori in rappresentanza dell’Esecutivo: “Confermo l’interesse del governo per il proseguimento, la fase due, del progetto – ha detto Giacomelli – che ha le ragioni del suo sostegno non solo in se stesso, ma anche perché rappresenta perfettamente la capacità di recuperare uno ‘sguardo di sistema’ per il Paese”.
PROFUMO, erede ‘naturale’ di programmi come Sestante e Cosmemos, si basa sull’integrazione di dati satellitari di diversa provenienza (earth observation, GNSS, meteo, tlc) con una complessa architettura cooperativa di misurazioni a Terra e rilevazioni effettuate da sensori sulle navi.
Un sistema che mira a fornire, in tempo reale, rotte ‘ottimali’ alla navigazione nel Mare Nostrum. Con un duplice obiettivo: “La salvaguardia dell’ambiente, attraverso la riduzione dell’uso di carburante, e la sicurezza” spiega Bernardo Gozzini, a capo di LaMMA – consorzio di servizi meteo oceanografici per la Protezione Civile che ha fornito il supporto scientifico al progetto (assieme alla Université catholique de Louvain) realizzato come ‘prime contractor’ con Vitrociset.
Secondo i risultati dello studio, partito nel 2014 con finanziamenti ASI ed ESA (programma Artes 20 IAP), la diffusione del servizio di ottimizzazione delle rotte è in grado di creare valori economici estremamente significativi: “I risparmi di carburante sono misurabili all’interno di una forchetta tra l’1-2% e il 10% – spiega Enrico Barro di Votrociset, cui tra l’altro si deve il nome del progetto PROFUMO – significa per una flotta media risparmi nell’ordine di molti milioni di euro all’anno, un vero motore per sviluppare tutti gli altri servizi potenziali del programma”.
“La giornata di oggi – ha aggiunto il direttore generale di Vitrociset, Paolo Solferino – non segna la fine di una attività, ma il suo inizio: abbiamo verificato che il servizio è concretamente possibile e che c’è un interesse del mercato. Ora dobbiamo passare dallo studio di fattibilità alla fase realizzativa, per navigare meglio, in acque meno agitate, con più sicurezza e consumando meno carburante. E per rendere i porti italiani più efficienti e competitivi di quelli del Nord Europa”.