E’ ancora nel mirino dei ricercatori un comune farmaco anti-diabete, su cui indaga anche la Procura di Torino. Il pioglitazone, assunto per controllare i livelli di glucosio nei diabetici di tipo 2, aumenterebbe il rischio di cancro della vescica del 63%. Il dato arriva da un nuovo studio del gruppo di ricercatori che da anni indaga sugli effetti di questo principio attivo, pubblicato sul ‘Bmj’. Solo in Inghilterra, nel 2014, sono state emesse 1,18 milioni di prescrizioni di pioglitazone. L’équipe canadese ha cominciato a studiare il farmaco dopo un certo numero di casi di tumore della vescica fra pazienti che lo assumevano in un trial clinico nel 2005. Da allora, studi diversi avevano prodotto risultati contraddittori. I ricercatori hanno confrontato la molecola con altri anti-diabetici identificando, dal database britannico sulla pratica clinica, 145.806 pazienti trattati fra gennaio del 2000 e luglio 2013, con il follow-up a luglio 2014. Di questi, 622 hanno ricevuto una diagnosi di questo tumore. Rispetto agli altri farmaci per il controllo della glicemia, “i risultati di questo studio su una popolazione così larga indicano che pioglitazone è associato a un maggior rischio di cancro della vescica“, conclude l’autore principale, Laurent Azoulay, del Centro di epidemiologia clinica del Jewish General Hospital a Montreal. Il rischio dipende da quanto tempo si assume il farmaco e dalla dose. I ricercatori sottolineano che i pazienti dovrebbero essere informati di tale pericolo, per decidere se continuare a prendere il medicinale.