Un nano-tessuto non tessuto ottenuto in laboratorio grazie alla tecnica dell’elettro-filatura che garantisce una valida alternativa ai processi di filtraggio tradizionali – in cui vengono usati sali inorganici e basse temperature – e che può aiutare l’industria a ridurre l’impatto ambientale della produzione di alimenti, diminuendone considerevolmente il consumo di acqua. Due ricerche del Laboratorio di Tecnologie alimentari di unibz – pubblicate sulla rivista scientifica internazionale Journal of Food Engineering – hanno preso le mosse dalla ricerca di una tecnologia conveniente per effettuare il filtraggio della birra e del succo di mela, due prodotti tipici dell’Alto Adige, trovandola nell’impiego delle nanotecnologie.
La particolare conformazione molecolare della nano-membrana di nylon 6 – prodotta nei laboratori di unibz con costi praticamente irrilevanti – permette di realizzare un filtraggio dei liquidi da batteri e altri residui in maniera molto più efficace ed economica rispetto alle normali tecniche attualmente utilizzate nelle imprese. La tecnologia usata per realizzare la membrana – l’elettro-filatura o electrospinning – è già disponibile sul mercato, è semplice e completamente scalabile. La grande novità introdotta dall’applicazione della membrana riguarda la sostenibilità dei processi di produzione alimentare che prevedono un uso intensivo dell’acqua.