Siria, Assad scrive a Ban Ki-moon: “adesso abbiamo bisogno del vostro aiuto per Palmira”

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Il presidente siriano, Bashar al Assad, ha inviato una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in cui chiede che le agenzie e le organizzazioni Onu che si occupano della materia forniscano sostegno al governo di Damasco per restaurare le rovine di Palmira, recentemente riconquistate dall’esercito locale che ha cacciato il Daesh dall’area. Inoltre, si legge nel testo, Assad ha sottolineato che “questo potrebbe essere il momento piu’ appropriato per accelerare la guerra collettiva contro il terrorismo”. A questo proposito, “la Siria ribadisce di essere pronta a collaborare con tutti gli sforzi sinceri tesi a contrastare il terrorismo”.

LaPresse/Reuters
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La situazione nel sito, considerato patrimonio mondiale dell’umanita’ dall’Unesco, e’ apparsa disastrosa ma non completamente irrecuperabile. Sul posto si e’ gia’ recato un team di archeologi locali che sta effettuando una prima valutazione dei danni e lavorando per mettere al sicuro cio’ che e’ rimasto, proteggendolo da altri saccheggi. L’obiettivo e’ anche prevenire che venga effettuata una ricostruzione frettolosa del sito. A seguito di cio’, si e’ attivata anche la rete di archeologi internazionali che nei decenni ha operato a Palmira per cercare di raccogliere piu’ materiale possibile in modo da stilare un catalogo il piu’ completo possibile dei reperti trafugati, che sara’ poi inviato alle forze di sicurezza a livello mondiale responsabili del contrasto al contrabbando dei beni archeologici, di cui lo Stato Islamico ha fatto grande uso per finanziarsi.

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Il presidente ha chiesto che le agenzie Onu cooperino al restauro delle rovine, danneggiate pesantemente dal Daesh. Sul posto c’e’ gia’ un team locale per fare una stima dei danni. SI attiva la rete internazionale di di archeologi (ilVelino/AGV NEWS) Roma, 30 MAR – Si sta impostando il lavoro sulla falsariga di quanto e’ stato fatto in Iraq in tempi piu’ remoti e in Libia recentemente con la “lista rossa”. Sul versante strategico, infine, Damasco conferma ufficialmente che la vittoria a Palmira contro il Daesh e’ stata d’importanza cruciale.

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Il ministro dell’Informazione Omran al-Zoubi ha spiegato che apre le porte a offensive nelle province orientali e settentrionali di Deir Ezzor e Raqqa, sotto il controllo dello Stato Islamico per cui escluse dalla tregua in essere. A questo proposito continuano le operazioni sia contro l’Isis/Isil sia contro Jabhat al-Nusra (il Fronte al Nusra) e le altre organizzazioni terroristiche che operano in Siria. L’obiettivo ora e’ consolidare le posizioni conquistate, procedendo verso i due obiettivi e nel frattempo bonificando dalla presenza dei jihadisti le aree in cui si passa. Ad Hama unita’ dell’esercito in cooperazione con le milizie paramilitari, hanno assunto il controllo della collina di Tabaret al-Dibe, che domina tutta la zona. Da li’ proseguiranno le manovre con la copertura fornita da mortai e artiglieria collocati sull’altura. A Sweida e’ stata eliminata un’unita’ tattica del Daesh, che si muoveva in un convoglio a Bir al-Tanmiyeh. A Daraa, infine, i militari hanno attaccato e sconfitto alcuni miliziani di Jabhat al-Nusra a Tuloul Khleif, vicino al villaggio di Um Walad.

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