Smog, Taranto: “l’Ilva ha vinto diverse battaglie, ma la guerra l’ha persa”

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Il mio bilancio sull’Ilva è che abbiamo vinto diverse battaglie ma la guerra l’abbiamo persa, perché oggettivamente, se non fosse intervenuta la magistratura oggi, sarebbe ancora l’Ilva a fare il bello e il cattivo tempo. Questa è una personale drammatica conclusione“. A dichiararlo è il direttore uscente dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato incontrando i giornalisti a Bari e parlando dello stabilimento Ilva di TarantoNoi riteniamo, e abbiamo fatto una battaglia perdente contro i ministeri dell’Ambiente e della Salute e lo stesso Parlamento, che anche se verranno adottate tutte le tecnologie previste dall’Aia del 2012 – ha anche detto Assennato – residuerà per una produzione di otto milioni di tonnellate di acciaio, che è il ‘break even’ (punto di pareggio, ndr) di quell’impianto, un rischio sanitario inaccettabile“. 

Assennato ha aggiunto che si tratta di un rischio “che ora non vediamo ma che sicuramente si manifesterà se la produzione rimbalzerà a quei livelli. Questo è quello che possiamo dire sulla base della evidenza. Perché il nostro approccio, oltre che sulla trasparenza e autonomia, è basato sull’evidenza“. Su questa “base”, ha proseguito, “non possiamo dire che c’è una situazione catastrofica, però diciamo che lo stato attuale può essere rapidamente messo in discussione qualora ci dovesse essere un rimbalzo della produzione“.

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