Spazio, domani parte la missione ExoMars a caccia dei marziani: c’è una storia da “ribaltare”

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Conto alla rovescia a Baikonur, in Kazakistan, per il lancio della sonda dell’Esa ExoMars, destinata a esplorare Marte alla ricerca di possibili tracce di vita, presenti o passate. La partenza è fissata per domani, 14 marzo, alle 10.31 ora italiana con un razzo russo Proton.
La sonda è composta da due segmenti: il Tgo (Trace gas orbiter), che orbiterà intorno al pianeta rosso analizzandone l’atmosfera, e il modulo Schiapparelli, un dimostratore tecnologico di discesa e atterraggio, che farà da apripista per le future esplorazioni del pianeta, comprese quelle umane. Dopo un viaggio di sette mesi e 496 milioni di chilometri, il modulo Schiapparelli si separerà dalla sonda il 16 ottobre per atterrare sul pianeta rosso tre giorni dopo.
E’ la seconda volta che l’Europa partecipa a una missione su Marte: nel 2003 venne lanciato con successo Mars Express, che riuscì a completare la missione scientifica.

La storia delle missioni su Marte: più della metà sono fallite

marte futuro terra spazio universo esplorazione acqua scoperta (2)Marte da sempre attira le attenzioni degli esperti: c’è stata o c’è vita sul pianeta Rosso? E se si, in che forma? Sarebbe possibile per l’uomo colonizzarlo? Nella storia, sono state almeno una quarantina le spedizioni tentate sul pianeta a noi più vicino, ma più della metà sono fallite. Ora con la missione ExoMars l’Italia si prepara a sbarcare su Marte con una tecnologia d’avanguardia che permetterà di analizzare l’aria e il suolo marziani e scoprire forme di vita passate o presenti.

Mariner 4La prima missione che fu conclusa con successo avvenne nel lontano 1964: la Nasa lanciò il Mariner 4 che passò a 9844 chilometri dal pianeta rosso, scattando 22 fotografie, come era previsto. Il primo veicolo spaziale a orbitare intorno a Marte fu la sonda russa Mars 2 nel 1971. La sonda Mars 3 riuscì invece a far cadere con successo un lander sulla superficie. Il lander rimase operativo per soli 20 secondi: probabilmente lo distrusse tempesta di polvere. Sempre nel 1971 il primo orbiter della Nasa raggiunse l’orbita di Marte.

sonde gemelle VikingLa svolta si ebbe a metà degli anni Settanta, con le sonde gemelle Viking, costituite da un orbiter e un lander: riuscirono a scattare più di 50mila fotografie dettagliate. Poi 20 anni di oblio, inframmezzato soltanto da missioni fallite o solo parzialmente riuscite. Nel 1996 un nuovo successo, con la missione Mars Global Surveyor, che raggiunse l’orbita nel ’97 trasmettendo fino al 2006. Sojourner è stato invece il primo rover ad atterrare su Marte, sempre nel 1997, grazie alla missione americana Mars Pathfinder. Nel 2001 è la volta della sonda Usa Mars Odyssey, seguita nel 2003 dal lancio da parte dell’Agenzia Spaziale Europea di Mars Express insieme a Beagle, il suo modulo lander, e i due rover della Nasa, Spirit e Opportunity. Nel 2005 ancora un orbiter americano è stato lanciato con successo con la missione Mars Reconnaissance Orbiter, seguita nel 2011 dalla Mars Science Laboratory, con il rover Curiosity, nel 2013 dalla missione indiana Mars Orbiter Mission e infine nello stesso anno dall’americana Maven, sempre costituita da un orbiter. Ora il prossimo decisivo passo spetta a ExoMars.

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