Trastevere è il XIII Rione di Roma ed il suo nome deriva dal latino “Trans Tiberim” (al di là del Tevere), denominazione di una delle regioni augustee. Un po’ di storia: la zona di Trastevere, al tempo delle origini della Città Eterna, era una terra ostile, in quanto appartenente agli Etruschi, acerrimi nemici di Roma e dei Romani, che se ne impossessarono con la forza per controllare il fiume da entrambi i lati.Trastevere aveva un importante ruolo strategico ed era collegato alla città solo da un esile ponte: il Sublicio, almeno fino all’ epoca dell’imperatore Aureliano, che fece includere nelle mura anche questo lembo di terra posto sulla riva destra del Tevere. Grazie alla diffusa prosperità del periodo imperiale, personaggi illustri fecero costruire la loro residenza in Trastevere. Ne sono un esempio la domus di Clodia e quella di Gaio Giulio Cesare. Durante il Medioevo le strade, poco illuminate, strette, irregolari, risultavano difficilmente percorribili coi carri.
Si dovrà attendere Papa Sisto IV per la pavimentazione con sampietrini.Nel 1744 Papa Benedetto XIV attuò l’ultima modifica della suddivisione dei rioni, conferendo a Trastevere i limiti che oggi conosciamo, mentre dopo il 1870 furono eretti possenti argini per scongiurare il pericolo di esondazioni del Tevere… operazioni, queste, che conferirono maggiore sicurezza alla zona. Cosa visitare a Trastevere? La visita non può che iniziare dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere, situata nell’omonima Piazza, al centro della quale si trova la fontana più antica di Roma che, si narra, abbia dissetato i Trasteverini per secoli, in mancanza di una rete idrica nel quartiere.
Da vedere Piazza Sant’Egidio, sede del Museo di Roma dedicato agli aspetti folkloristici della città e, poco istante, Santa Maria della Scala, che deve le sue origini ad un’apparizione miracolosa della Vergine, intorno alla quale è sorto l’edificio. Poco più avanti, Palazzo Corsini, che ospita la Galleria Nazionale di Arte Antica e l’Accademia Nazionale dei Lincei; di fronte la Villa della Farnesina e, proseguendo per via della Lungara, la Chiesa di Sant’Onofrio. Al termine della via, la Porta di Santo Spirito e, tutto intorno, il Gianicolo. Dall’altro lato di Piazza di Santa Maria in Trastevere si arriva in Piazza San Callisto, da cui si diramano vicoli ricchi di locali e ristoranti.
Andando verso il fiume si passa per Piazza Sonnino, dove si trovano le chiese di Sant’Agata e San Crisogono, fino alla suggestiva Piazza Gioacchino Belli, poeta romanesco. Imperdibile la Chiesa San Francesco a Ripa, dove alloggiò il santo umbro, contenente la stupenda scultura della Beata Ludovica Albertoni di Gianlorenzo Bernini.Ed ancora, Piazza Trilussa, che affaccia direttamente sul Lungotevere Raffaello Sanzio, in corrispondenza del Ponte Sisto; e Casa Mattei, elegante complesso di abitazioni trecentesche realizzate per la nobile famiglia romana, restaurato nel Ventennio fascista, in Piazza Piscinula.Da visitare anche la Chiesa di SS. Cosma e Damiano, popolarmente detta “Cosimato”, situata in Piazza Cosimato.
Se in estate vi trovate in Trastevere, non perdetevi la festa popolare in onore della “Madonna Fiumarola”, divenuta la “Festa de’ Noantri” per una celebre battuta d’orgoglio trasteverino che sembra uno scioglilingua di Rugantino: ‘Che ne diressivo voantri si noantri quanno venissimo alle feste de’ voantri ce comportassimo come fate voantri alla festa de’ noantri?’. Il 16 luglio ricorre la festa della Madonna del Carmine una festa religiosa molto sentita a Trastevere che la celebra con due settimane di festeggiamenti: una processione iniziale accompagna la statua nella Basilica di San Crisogono dove resta per otto giorni di devozione e di celebrazioni liturgiche che terminano con una processione per il rientro della statua nella Chiesa di Sant’Agata, dove risiede normalmente.
Suggestiva è anche la rievocazione della Madonna Fiumarola (domenica 29 luglio): la processione sul Tevere che termina nella Basilica di Santa Maria in Trastevere con la distribuzione di rose benedette.Le origini della festa più popolare e amata di Trastevere, secondo la leggenda risalgono al 1535, in seguito a un violento temporale abbattutosi per diversi giorni sulle coste laziali. Una statua in legno raffigurante la Madonna fu ritrovata nelle acque di Ostia da pescatori che decisero di donarla all’Ordine dei Carmelitani di San Crisogono in Trastevere, dopo averla trasportata con le barche lungo il fiume. La statua della ‘Madonna Fiumarola’ fu accolta con grande affetto e devozione da tutto il Rione e la Madonna del Carmine divenne quindi la protettrice di Trastevere.
Nei primi decenni del Novecento alle celebrazioni liturgiche si aggiunsero musica, spettacoli teatrali e una grande corona di ambulanti tipici dell’epoca con i cartocci di fusaje, olive, bruscolini e mostaccioli, i banchetti dei frittellari e dei porchettari, i chioschi di bibitari, grattachecche e cocomerari per rinfrescarsi dalla calura estiva e le classiche osterie con i tavoli all’esterno dove si giocava a carte e si beveva il vino dei castelli. La Festa de’ Noantri è ancora oggi attesa con grande trepidazione e viene preparata dai Trasteverini con estrema cura. Le strade del Rione si animano con rievocazioni storiche e spettacoli folcloristici come la parata dei pretoriani e legionari o scene della vita nell’antica Roma. Ma il cuore della festa popolare si svolge sul palco con spettacoli teatrali tradizionali, commedie romanesche, musica, stornelli, canzoni e poesie romanesche.