I legumi sono tra le chiavi di volta per la coltivazione dei suoli sostenibile, la sicurezza alimentare e la conservazione della biodiversità. A evidenziarlo è stato il Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria che ha partecipato al “Soils and pulses: symbiosis for life – A contribution to the 2030 Agenda“, svoltosi oggi e organizzato dalla Rappresentanza permanente italiana presso le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma, la Fao e Bioversity International. A rappresentare il Crea è stato il Commissario delegato Michele Pisante che ha messo in evidenzia come l’incontro di oggi sia stato in linea con gli obiettivi dell’Anno Internazionale dei legumi. L’appuntamento ha infatti fornito l’opportunità di sottolineare “i molti aspetti positivi che queste specie coltivate possono offrire al raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030, come sicurezza alimentare, nutrizione, agricoltura sostenibile e conservazione della biodiversità del suolo” ha evidenziato il Crea.
I numerosi interventi al workshop sono stati indirizzati a sensibilizzare i rappresentanti del governo, della ricerca, della società civile e del settore privato sulla necessità di aumentare la produzione e il consumo di legumi. “Dall’Anno Internazionale dei Suoli 2015 all’Anno Internazionale dei Legumi 2016 -ha detto Pisante- emerge con forza il ruolo virtuoso della fertilità, sia per accrescere la consapevolezza delle bellezze, delle potenzialità e della vulnerabilità dei suoli di tutto il mondo, sia per far fronte ai 9 miliardi di persone che saremo nel 2050, la gran parte delle quali nasceranno e vivranno proprio in zone dove il suolo fertile è già scarso e la produzione agricola non è soddisfacente“. “E i legumi, oltre a garantire una fonte equilibrata per la sicurezza alimentare, consentono di perseguire l’indispensabile e razionale intensificazione sostenibile della produttività“. I legumi, ha proseguito Pisante, “aiutano a ripristinare, nel contempo, l’ambiente rurale sempre più compromesso, contribuendo agroecologicamente a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici“.
Ricchi di proteine, sali minerali, vitamina B1 e micronutrienti, i legumi “costituiscono una valida ed economica alternativa alla carne e sono ampiamente diffusi in molte culture alimentari” ed “oltre ai noti valori nutrizionali, svolgono un ruolo significativo -conclude il Crea- anche nella prevenzione di malattie come il cancro, il diabete e le malattie cardiache. Inoltre, svolgono effetti positivi sui suoli, perché contribuiscono a fissare l’azoto atmosferico, contribuendo alla fertilità e produttività con minore impiego dei fertilizzanti di sintesi“.