Il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, istituito con Decreto ministeriale del 20 aprile 1990, che si estende per 31.512 ettari e comprende i comuni una serie di comuni (Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Gosaldo, Longarone, Pedavena, Rivamonte Agordino, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Sedico, Sovramonte, Forno di Zoldo, la Valle Agordina, Ponte nelle Alpi e Sospirolo), nasce per proteggere un territorio di grande rilevanza paesaggistica e naturalistica.
Il Parco, interamente localizzato nella regione Veneto, in provincia di Belluno, offre incantevoli paesaggi che risultano particolarmente suggestivi in estate, quando i dolci altipiani e le cime erbose si trasformano in un tappeto variopinto per via delle prorompenti fioriture. Simbolo stesso del Parco è la Campanula Morettina, di color violetto, che fiorisce dopo la metà di luglio e si riscontra frequentemente sulle rupi umide e ad una quota superiore ai 1000-1200 metri.I Monti del Sole rappresentano il cuore più selvaggio e misterioso delle Dolomiti Bellunesi e riservano spettacoli di grande bellezza come le cascate della Soffia e gli straordinari Cadini del Brenton.
Attraggono il visitatore, in modo particolare, i fenomeni geologici e geomorfologici di cui il Parco è ricchissimo, come le caratteristiche “marmitte” del torrente Brenton, e i “circhi” delle vette Feltrine, tracce di antichi ghiacciai oggi scomparsi. Non mancano, nonostante il carattere incontaminato e selvaggio di queste montagne, i siti di interesse storico. L’antichissimo complesso della Certosa di Vedana, nei pressi dell’omonimo lago, è uno dei monumenti più importanti della provincia di Belluno ed ospita ancora oggi una piccola comunità di monache. Elevato valore testimoniale hanno anche le Miniere di Valle Imperina, antico centro minerario che ha segnato per secoli l’economia agordina.
Il visitatore avrà l’occasione di vedere vere e proprie rarità come il pino nero, l’ambretta di Ressmann, la campanula della Carnia, l’euforbia di Kerner, la silene di Veselsky, l’asplenio delle Dolomiti, la lunaria e il giglio dorato. L’area protetta testimonia anche un’antica presenza umana. Sono, infatti, presenti insediamenti preistorici del Paleolitico Medio, ma anche miniere di rame e ospizi medioevali e, ancora, malghe e ricoveri per bestiame e calchere, antiche fornaci da calce.
Oltre alle diverse specie floristiche, numerose sono le specie faunistiche tipiche: si possono osservare varie specie di uccelli, anfibi e rettili e differenti varietà di farfalle diurne e notturne, nonché i mammiferi, primi fra tutti camosci e caprioli, ma non mancano marmotte, ermellini, mufloni e cervi. Negli ultimi anni sono ricomparsi l’orso e la lince. All’interno del Parco si trovano i laghi artificiali del Mis e de La Stua in Val Canzoi. Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi è la destinazione perfetta per una vacanza rigenerante in montagna. È possibile effettuare emozionanti escursioni sulle sue montagne principali come il Sass de Mura, Talvéna, Prampèr, Castello di Moschesin e il Monte Schiara, godendo di una vista mozzafiato