Mentre il “CUT-OFF” ex algerino sta andando progressivamente a colmarsi fra la Grecia e il mar Egeo, proprio in queste ore l’affondo di una nuova saccatura dal nord Atlantico, alimentata da aria fredda di matrice polare marittima, sta favorendo lo sviluppo di una nuova ciclogenesi che si andrà a collocare nel corso delle prossime ore fra il mar di Corsica e la Sardegna. Lo sviluppo di questa nuova ciclogenesi, supportata in quota da un intenso nucleo di vorticità positiva presente nella media troposfera, già in queste ore sta determinando un marcato peggioramento fra il nord-est dell’Algeria e la Tunisia, dove da varie ore sono in atto piogge, a tratti anche abbondanti, rovesci e temporali.
La fenomenologia convettiva pre-frontale, in atto su buona parte dell’Algeria nord-orientale e sul vicino confine tunisino, viene ulteriormente esaltata dal “forcing” orografico imposto dalla catena montuosa dell’Atlante (essa imprime vorticità positiva alle masse d’aria che vi scorrono accanto) alla tesa ventilazione occidentale, proveniente dallo Stretto di Gibilterra.
Ma la forte instabilità, in larga parte, è da attribuire al passaggio del nocciolo freddo di circa -27°C -28°C alla quota di 500 hpa (5100 metri). Questo nucleo di aria fredda in quota spingendosi verso la Sardegna e il medio-basso Tirreno produrrà una marcata destabilizzazione atmosferica che si estenderà dalla Tunisia, al Canale di Sardegna e alla Sicilia.
Il notevole “gradiente termico verticale” (notevoli variazioni di temperatura man mano che si sale di quota) prodotto dal nocciolo freddo presente nella libera atmosfera, assieme all’importante discontinuità termica creatasi nei bassi strati, fra le masse d’aria calde e secche di tipo sub-tropicale continentale (in risalita dal sud-est dell’Algeria e dall’entroterra desertico libico verso il Mediterraneo centrale), con l’aria più fresca e umida risucchiata dal Mediterraneo centrale, ha acceso una forte instabilità.
Attorno la linea di discontinuità fra le differenti masse d’aria enunciate, quella calda e secca sub-tropicale con quella più fredda polare marittima in ingresso sul Mediterraneo tramite la valle del Rodano, si cominceranno a sviluppare intensi moti convettivi, in seno al settore pre-frontale della suddetta circolazione depressionaria. Alcuni di questi temporali già in queste ore sono attivi sull’Algeria nord-orientale e nel cuore dell’entroterra desertico algerino orientale.
Nel corso della mattinata questi rovesci e temporali dall’est dell’entroterra desertico algerino si spingeranno verso la Tunisia e il Canale di Sicilia, dando luogo a forti rovesci di pioggia e scrosci temporaleschi, localmente intensi e accompagnati da attività elettrica, in successiva migrazione verso le coste della Sicilia orientale.
Questi rovesci e temporali nel corso della giornata odierna dovrebbero attraversare la Sicilia, passando dal trapanese, palermitano e agrigentino per estendersi all’ennese, aree interne del catanese e messinese, nel corso del tardo pomeriggio/sera. Dalla serata quest’area di piogge e temporali dovrebbe cominciare ad evolvere verso nord-est, coinvolgendo pure la Calabria, la Puglia centro-meridionale, la Basilicata e il sud della Campania.