Tra il 2006 ed il 2014 sembrerebbe che le importazioni energetiche siano diminuite di ben 10 punti. A dichiararlo è il WWF Italia, che sottolinea come nel nostro Paese ci si può emancipare dalle fonti fossili, ma nonostante questo le istituzioni non hanno voluto puntare sulle rinnovabili. A livello globale, il mercato ha registrato investimenti da record nelle rinnovabili e le emissioni atmosferiche globali non sono aumentate. I dati Solar Foundation 2015 rivelano che “l’Italia in pochi anni è diventata leader mondiale per contributo del fotovoltaico nel mix elettrico (7.9%), ed il primo, tra i grandi Paesi dell’Unione Europea, a pari merito con la Spagna, per quota di energia rinnovabile nella produzione elettrica“.
Il WWF rileva che il picco di produzione nazionale di idrocarburi sia stato tra il 93 ed il 99. Nel 2006, le importazioni di fonti energetiche erano all’85,9% e per questo motivo furono introdotte le misure a favore di efficienza e rinnovabili. Di qui, l’appello rivolto all’Italia affinchè si doti di un Piano Nazionale per l’energia e il Clima che indichi una strategia per la de-carbonizzazione, coerente con l’Accordo di Parigi.