L’artrosi cervicale (o spondilosi cervicale). Tra i disturbi più diffusi nel mondo occidentale, è la degenerazione cronica delle articolazioni e dei dischi che si trovano tra le vertebre del collo.
FATTORI DI RISCHIO: Essa è favorita dall’avanzamento dell’età, da lavori sedentari, errori posturali, sport particolarmente pesanti (es. boxe, football americano, rugby ecc.), attività lavorative particolarmente pesanti (es. quelle svolte da facchini, scaricatori, traslocatori ecc); lavori che comportano posizioni fisse per periodi di tempo molto lunghi (es. operatori ai videoterminali). Fra i fattori di rischio: cifosi patologiche, scoliosi, artrite reumatoide.
SINTOMI: Fra i sintomi dell’artrosi cervicale: dolore alla nuca e al collo, sensazione di rigidità e difficoltà nel compiere anche banali movimenti come girare o piegare il capo, percezione di uno “schiocco” nel ruotare il collo o nell’abbassare la testa, spesso associato ad attrito interno, come se si avesse della sabbiolina tra le vertebre. Tra gli altri sintomi che potrebbero presentarsi: mal di testa, vertigini, disturbi alla vista, intolleranza ai rumori, nausea, giramenti di testa, formicolii o piccole scosse alla mano, intorpidimenti, perdite di sensibilità e diminuzione della forza muscolare del braccio e della mano.
DIAGNOSI: A scopo diagnostico, dopo esame anamnestico e neurologico, si ricorre solitamente a radiografie cervicali, alla TAC, alla risonanza magnetica o all’elettromiografia, a seconda di quelli che sono i sospetti diagnostici.
CURA: Tra i farmaci impiegati nel trattamento dell’artrosi cervicale: antidolorifici e miorilassanti, antinfiammatori non steroidei (FANS), cortisonici. Nei casi più gravi si potrebbe essere costretti a intervenire chirurgicamente. Scopo dell’intervento chirurgico è quello di risolvere la compressione sulle strutture nervose (radici o midollo nervoso). La chirurgia è spesso risolutiva ma esiste il rischio di diminuzione della capacità di rotazione o di piegamento del collo.
PREVENZIONE: Per rimediare ad un’artrosi già in corso o per prevenirne l’insorgenza, è possibile effettuare piccole rotazioni quotidiane del collo, circolari, da destra verso sinistra o in senso obliquo. E’ fondamentale anche evitare l’esposizione a getti d’aria condizionata diretti sulla zona cervicale, tenendo il collo al caldo anche d’estate magari con una foulard di seta. Tra i rimedi naturali l’arnica o l’artiglio del diavolo, sotto forma di creme o capsule. Consigliate fisioterapia, osteopatia, fisiokinesiterapia, strumenti come la tecarterapia o gli ultrasuoni. Importante anche il riposo notturno: utilizzate materassi e cuscini in materiali elastici come la memory foam, che si adattano, col calore del corpo, alla conformazione dell’individuo e , se necessario, curate il dolore tramite una buona rieducazione posturale (es.corsi specifici di ginnastica dolce per la schiena).