Attività solare e vulnerabilità della Terra: gli USA propongono una legge sul meteo spaziale

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Gli Stati Uniti stanno valutando un disegno di legge che implementerebbe il monitoraggio dell’attività solare per evitare quella che sarebbe una vera catastrofe nel III millennio. A causa dell’imprevedibile vento solare, se caricato da potentissimi brillamenti o espulsioni di massa coronale del Sole, gran parte dei nostri apparati tecnologici – satelliti, radar e luci – andrebbero in tilt. Il traffico aereo subirebbe un vero collasso, mettendo in pericolo migliaia di vite umane.

Lo ‘Space Weather Research and Forecasting Act’ cerca di appuntare le responsabilità alle varie agenzie federali per il monitoraggio meteo spaziale. Non solo, vuole fare il punto sulla vulnerabilità dell’intera linea elettrica del paese, che subirebbe gran parte dei danni in seguito a una tempesta geomagnetica. Nel concreto – spiega l’ASI –  i principali attori che dovrebbero fornire le previsioni del ‘meteo spaziale’ sarebbero il Dipartimento della Difesa e la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), mentre la NASA e la National Science Foundation darebbero il loro supporto, incrementando lo studio e le ricerche nella scienza spaziale. Da anni ormai il Sole viene monitorato da numerosi satelliti, nel tentativo di formulare dei modelli ‘predittivi’ sul campo magnetico del Sole e la sua attività coronale. Questo è un primo tentativo concreto di una legge sullo space weather, che renderebbe il monitoraggio della nostra stella una responsabilità degli USA. Come uno dei principali attori nelle attività spaziali è di grande importanza per gli Stati Uniti salvaguardare i propri assetti spaziali. Questa notizia arriva, inoltre, in parallelo con l’approvazione di un comitato del Senato americano del budget della NASA per il 2017. La Casa Bianca aveva richiesto $19 miliardi per il budget NASA all’inizio dell’anno. Il Senate Appropriations Committee ha voluto incrementare il budget a $19.3 miliardi, mantenendo la spesa della NASA costante rispetto al 2016 – aumentando la spesa per l’esplorazione umana a discapito di altri programmi spaziali.

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