E’ stato un 2015 positivo per la Bresaola della Valtellina Igp. L’80% degli italiani la consuma e le preferenze sono aumentate anche grazie a quella in vaschetta che rappresenta il 40% del mercato con un trend in crescita. Il consumo aumenta soprattutto nel periodo primavera-estate. La biologa e nutrizionista Emanuele Rondina ha spiegato che: “il plus della Bresaola della Valtellina IGP è la bassa concentrazione di grassi a fronte di un elevato contenuto proteico. È un alimento ricco di proteine nobili (mediamente 100 gr di prodotto ne contengono il 33,1%, contro il 24% del tacchino e il 19% del prosciutto cotto), di vitamine, specie la B12, e minerali come fosforo, prezioso per la salute complessiva dell’organismo, ferro e potassio. La sua digeribilità la rende particolarmente adatta a chi fa sport, ma anche alle persone anziane e ai ragazzi in crescita, che hanno un fabbisogno proteico maggiore. Secondo le Linee guida italiane per una sana alimentazione, viene indicata una porzione da 50 grammi (pari a circa 5-6 fette, per un quantitativo calorico di 76 kcal), con una frequenza di consumo di 3-4 volte a settimana“.
Gli italiani sembrano prepararla sempre allo stesso modo. Le più celebri sono: bresaola con olio e limone o con rucola e grana. Per questo, il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina propone 5 ricette facili leggere e di sicuro effetto adatte alla bella stagione, che presentano la Bresaola della Valtellina IGP in modo diverso per dare al pasto tutto il suo sapore e la sua leggerezza. Accanto a 3 ricette “quotidiane” (la millestrati di bresaola e finocchio; i ravioli con maionese di pistacchi; i tartufini fantasia) 2 interpretazioni d`autore realizzate dagli chef Andrea e Roberto Tonola: il sushi di bresaola, piatto glocal tutto gusto e leggerezza, dove il salume sostituisce l`alga Nori nell`abbraccio al ripieno di riso basmati e verdure; e un fingerfood tradizionale e croccante come gli Sciatt valtellinesi, frittelline ripiene di Bresaola della Valtellina IGP e formaggio fuso.