L’inchiesta aperta dalla procura della repubblica dell’Aquila farà luce sull’incendio che ieri ha distrutto sotto il traforo del Gran Sasso direzione Roma un pullman con a bordo 47 ragazzi, per lo più minorenni, che andavano nella capitale per partecipare alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi. A condurre le indagini è la Polizia Autostradale de L’Aquila che ieri ha coordinato i soccorsi mettendo in salvo tutti i passeggeri, portandoli al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Solo alcuni hanno riportato escoriazioni e contusioni che si sono provocati dopo aver lasciato il pullman in fiamme, correndo verso il varco che collega al secondo tunnel.
“Non e’ stato un incidente stradale nel quale ci sono diverse versioni. E’ stato un incendio e bisogna capire se qualcuno ha percepito qualcosa di diverso da quanto riportato. Ci riserviamo di ricostruire cosa sia accaduto, si tratta di una operazione tecnica per la quale servirà tempo, si dovrà stabilire in particolare che cosa abbia provocato l’incendio – spiega il dirigente del centro operativo autostradale dell’aquila Felice Donati – in questo senso stanno lavorando i vigili del fuoco“. Il conducente del mezzo “era stato controllato alcune ore prima dalla polizia e tutto era apposto – continua Donati – Questo e’ stato importante alla luce della reattività mostrata in una situazione cosi’ difficile“. Anche il pullman, da una prima analisi, aveva tutte le revisioni.
Resta da capire se si sia trattato di un corto circuito o problemi alla turbina. Il dirigente del centro autostradale pone l’accento sull’efficacia del piano di emergenza, al quale hanno preso parte la polizia autostradale dell’Aquila e Teramo e i vigili del fuoco delle due città, oltre agli operatori del 118 e gli addetti alla sicurezza di strada dei parchi, concessionaria delle autostrade a 24 e A 25. “C’e’ stata tanta paura, i giovani e l’autista sono scossi ma tutto e’ andato bene e tutto ha funzionato bene. Anche questa operazione in una giornata difficile e’ stata gestita con efficacia grazie alla collaborazione delle forze in campo”, spiega il dirigente Donati.