La Russia si sta preparando a commemorare il 30esimo anniversario del disastro nucleare alla centrale di Chernobyl, in Ucraina. A Bryansk, le radiazioni superano i livelli di sicurezza e proprio qui tutte le autorità si riuniranno al monumento dedicato alle vittime del disastro e lanceranno in cielo 200 palloncini bianchi. Dopo l’incidente, in Russia, oltre 1.5 milioni di persone vivevano in regioni ufficialmente contaminate. A Bryansk, attualmente, sono contaminati 745 insediamenti, di cui 26 sono classificati nella zona di evacuazione. Per Greenpeace “la radiazione a Bryansk colpisce ogni aspetto della vita delle persone: il cibo che si mangia, il latte e l acqua che si beve, i parchi dove i bambini giocano e il legno che si brucia nelle stufe di casa“. Proprio qui, l’associazione ecologista dichiara che si allevano animali e si coltivano ortaggi e dopo alcuni test è stato dimostrato come molti campioni di funghi, pesci e bacche selvatiche contengono quantità di Cesio-137 molto al di sopra dei livelli permessi. Le conseguenze di Cernobyl sulla salute della popolazione sono ancora molto gravi: tra cancri al seno e alla tiroide, malattie cardiovascolari e disabilità tra i bambini. Lo Stato, però, non sta intervenendo. Infatti, il controllo sui prodotti alimentari è minimo.