A 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, l’Ucraina ha deciso di togliere il segreto di Stato da 49 documenti legati alla catastrofe. Il materiale porta alla luce diverse violazioni delle norme di sicurezza e la impreparazione delle autorità sovietiche costrette ad affrontare un incidente terribile come quello avvenuto tra il 25 ed il 26 aprile. Questa tragedia ha sconvolto il mondo. Nelle tre capitali sono state ricordate le vittime della tragedia. Durante queste cerimonie, il presidente Petro Poroshenko ha colto l’occasione per puntare il dito contro la Russia di Putin accusata di “consumare quasi un quinto delle sue spese di bilancio in difesa e sicurezza” mentre ha ancora bisogno “di immense risorse” per affrontare le ripercussioni del disastro di Chernobyl. Secondo i documenti del periodo 1971-1981 sono stati commessi degli sbagli ed in quel lasso di tempo furono registrate 29 interruzioni dell’attività della centrale. I documenti svelano come nei rapporti, le autorità sovietiche ucraine cercassero di nascondere la gravità del disastro. Anche per questo Pripjat fu evacuata in ritardo. I sopravvissuti hanno assistito a cerimonie religiose in diverse chiede. Il numero delle vittime di Chernobyl è ancora difficile da quantificare e le stime differiscono di molto. Sono le vittime di Chernobyl anche le tante persone che oggi vivono in povertà nelle zone contaminate. Tra loro ci sono anche tanti bambini soprattutto dopo che l’anno scorso l’Ucraina ha cancellato i pranzi nelle mense scolastiche.