Donne e salute, Lorenzin: “E’ necessario promuovere la medicina di genere”

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E’ necessario promuovere un’attività scientifica con un’ottica di genere, individuare fattori di rischio genere in tutte le aree della medicina; includere uomini e donne nei trial clinici, sviluppare diagnosi e cure orientate al genere; formare il personale sanitario e includere gli aspetti di genere nella formulazione dei budget sanitari“. Lo scrive il ministro della SALUTE, Beatrice Lorenzin, nella prefazione di una monografia della collana ‘Quaderni del ministero della SALUTE’, dedicata alle appropriatezze della sanità pubblica, pubblicata in occasione del 22 aprile, prima Giornata nazionale della SALUTE della donna.

Per arrivare a questa maggiore appropriatezza – ricorda il ministro nella prefazione – occorre orientare gli interventi sanitari e costruire percorsi specifici“. La dimensione di genere nella SALUTE, sottolinea infatti il dicastero, è una necessità di metodo e analisi che può anche divenire strumento di governo e di programmazione sanitaria. La medicina di genere si occupa delle differenze biologiche e socio-culturali tra uomini e donne e della loro influenza sullo stato di SALUTE e di malattia, rappresentando un punto d’interesse fondamentale per il Servizio sanitario nazionale. Il volume affronta la tematica dai diversi punti di vista tenendo conto delle peculiarità del nostro sistema-Paese, delle varie specialità mediche interessate e delle possibili ricadute per il cittadino, considerando che già l’Organizzazione mondiale della sanità indica il genere come elemento portante per la promozione della SALUTE finalizzata a sviluppare approcci terapeutici diversificati per le donne e per gli uomini.

Il Quaderno, grazie alla collaborazione di prestigiosi esperti – prosegue il ministero – è sviluppato in una parte sistematica e programmatica che tratta delle politiche sanitarie in un’ottica di genere, dei determinanti di SALUTE, dell’organizzazione sanitaria, dello stato dell’arte in ambito legislativo e del ruolo chiave della medicina di base. Nella seconda parte il volume illustra lo stato dell’arte relativo ad alcuni aspetti clinici: sono infatti trattate alcune malattie come i tumori, le demenze, le malattie cardiovascolari, autoimmuni, endocrine e respiratorie, l’artrosi e l’obesità, descrivendo le principali differenze tra l’uomo e la donna nell’incidenza, nella sintomatologia, nel decorso clinico e nella risposta alle terapie farmacologiche. Un articolo dedicato ai trapianti d’organo mette in luce come le differenze di sesso e genere interagiscano ed entrino in gioco nel trapianto d’organo. Le donne, per esempio, sono più spesso donatrici che riceventi mentre i riceventi sono soprattutto uomini.

La ricerca biomedica nell’ambito della medicina di genere in questo ultimo decennio ha fatto grandi progressi, ad esempio nei meccanismi patogenetici, e ora sappiamo che anche la cellula isolata ha un sesso e caratteristiche e suscettibilità farmacologica diversa se femminile o maschile. Una monografia, dunque, che per la prima volta in ambito ministeriale sottolinea il contributo della medicina di genere allo sviluppo di una sanità personalizzata, a misura delle donne e degli uomini. Il volume è destinato innanzitutto ai medici di famiglia, a coloro quindi che più di ogni altro promuovono e monitorano la SALUTE dei nostri cittadini e possono attuare una medicina che si basi su l’appropriatezza della diagnosi e della cura in un’ottica di genere. Il Quaderno è scaricabile in formato elettronico dal portale dedicato www.quadernidellasalute.it, sia direttamente in pdf sia tramite l’App Edicola SALUTE. Inoltre, essendo stato scritto con uno stile semplice e lineare, pur se scientificamente ineccepibile – conclude il dicastero – risulta pertanto fruibile anche da quanti, nel pubblico dei non addetti, vogliano arricchire le proprie conoscenze partendo da fonti autorevoli e sicure.

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