La calotta glaciale della Groenlandia ha cominciato a sciogliersi in modo significativo ben un mese prima rispetto agli anni più caldi mai registrati finora. Secondo i dati diffusi dall’Istituto danese di meteorologia, l’11 aprile scorso il 12% della calotta glaciale dell’isola risultava in fase di scioglimento, un mese prima dei dati peggiori finora mai registrati.
Nel 2010, l’anno più precoce mai registrato, la soglia del 10% era stata raggiunta il 5 maggio. Nel 2006 e nel 1990, le altre due annate più precoci, questa soglia era stata raggiunta l’8 maggio.
Allo scioglimento della calotta corrispondono nell’Artico temperature particolarmente elevate per la stagione, con punte fino a 10 gradi sopra lo zero registrate da alcune stazioni meteorologiche poste sulla calotta glaciale.
In una stazione della Groenlandia situata a 1.840 metri sul livello del mare, la colonnina di mercurio ha toccato i 3,1 gradi, secondo i dati delle autorità danesi. “Corrisponde a un giorno caldo nel mese di luglio, figuriamoci per il mese di aprile”, ha dichiarato Robert Fausto, ricercatore dell’istituto di geologia di Danimarca. Nella citta di Kangerlussuaq, a sud-ovest dell’isola, al di fuori della calotta glaciale, il termometro ha toccato i 17,8 gradi Celsius, une delle temperature più calde mai registrate in Groenlandia dal 1873. Tra il 2003 e il 2010 la calotta glaciale della Groenlandia si è sciolta del doppio rispetto a quanto avvenuto in tutto il XX secolo, secondo uno studio apparso a dicembre su Nature: la calotta ha perso circa 75,1 gigatonnellate (miliardi di tonnellate) l’anno dal 1900 al 1983, 73,8 gigatonnellate dal 1983 al 2003 e 186,4 gigatonnellate dal 2003-2010. Nel corso del XX secolo lo scioglimento di questa calotta ha contribuito ad un innalzamento di almeno 25 millimetri del livello degli oceani.