Etiopia: El Niño sta causando la peggiore siccità degli ultimi 30 anni

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In Afar, regione dell’Etiopia nord-orientale, si sta verificando la più grave siccità degli ultimi 30 anni provocata dal fenomeno climatico El Niño. I pastori stanno lasciando le loro terre per sfuggire alla carestia, cercando rifugio nella vicina regione dell’Amhara che presenta condizioni ambientali migliori. L’attuale condizione di siccità è iniziata nel 2015 e nel 2016 la situazione è peggiorata: il livello delle falde e dei fiumi è diminuito, i pascoli sono scomparsi, gli animali stanno morendo e quelli che sopravvivono sono malnutriti. Solo nel 2015 sono morti 566mila capi di bestiame. Dal 2014 nella regione dell’Afar è impegnata ‘Lvia‘, l’associazione internazionale volontari laici che con 25 persone all’attivo porta avanti progetti di sviluppo integrato nei settori dell’approvvigionamento idrico, l’agricoltura, l’orticoltura, la riforestazione, il miglioramento dell’habitat e la formazione tecnica.

Il nostro – spiega all’AGI Cristina Coletto, volontaria Lvia in Etiopia nella sede di Telelak – e’ un lavoro lungo e complesso. Lvia agisce parallelamente su due fronti con interventi di emergenza affiancati da quelli di sviluppo a lungo termine per la creazione di resilienza, cioe’ la capacita’ di vivere in ambienti ostili reagendo a crisi climatiche che sono sempre piu’ frequenti in tutto il mondo, ma che qui in Etiopia mostrano il loro lato piu’ estremo”. L’associazione “partecipera’ sicuramente a questi bandi – ha assicurato Cristina Coletto- per poter continuare a supportare le comunita’ Afar. Situazioni di siccita’ estreme e carestie stanno diventando sempre piu’ frequenti, quindi e’ importante creare resilienza in modo che le comunita’ si possano adattare ai cambiamenti climatici e sia possibile in futuro, evitare emergenze umanitarie“.

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