Forte maltempo in Medio Oriente, violenti temporali e persino un tornado nel deserto iracheno [FOTO]

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Torna il maltempo sui paesi del Medio Oriente. Fra ieri e oggi l’instabilità si è concentrata soprattutto fra l’Iraq e l’Iran, con dei fenomeni particolarmente intensi, accompagnati da attività elettrica, precipitazioni intense ma circoscritte e colpi di vento, legati ad “downbursts” delle singole “Celle”. I temporali più forti si sono formanti a ridosso dei rilievi dell’Arabia Saudita occidentale e sull’Iraq centro-meridionale, dove si sono sviluppati imponenti sistemi temporaleschi a mesoscala, con cumulonembi alti fino a più di 12 km, che hanno dato luogo a forti rovesci piuttosto localizzati. Veri e propri nubifragi, nella giornata di ieri, si sono abbattuti in diverse aree dell’Iraq sud-orientale, dove le intense precipitazioni, a prevalente sfogo temporalesco, hanno prodotto degli allagamenti in pieno deserto.

tornado IraqAddirittura nella città di Mesan, durante i temporali, è stato fotografato un bellissimo tornado che è transitato con il suo cono molto vicino al centro abitato, destando l’attenzione degli abitanti. Segno del possibile sviluppo, all’interno delle nubi temporalesche, di un “mesociclone”, per merito del passaggio in alta troposfera di un ramo del “getto sub-tropicale” che ha impresso una notevole vorticità alla struttura convettiva. Un evento davvero molto raro per l’Iraq, anche se la primavera rimane la stagione dei temporali. Fortunatamente il tornado si è successivamente dissipato in pieno deserto, senza arrecare danni significativi al piccolo centro abitato.

Il tornado osservato ieri nella città di Mesan, in Iraq. Credit Severe Weather Europe
Il tornado osservato ieri nella città di Mesan, in Iraq. Credit Severe Weather Europe

Altri rovesci e temporali sparsi, nel corso del pomeriggio di ieri, si sono velocemente sviluppati anche sull’entroterra desertico siriano e sulla penisola Arabica, per delle intrusioni di aria più fredda nella media troposfera, al di sopra dell’aria calda sub-tropicale persistente negli strati più bassi. La formazione di questi imponenti addensamenti cumuliformi, ad evoluzione diurna, viene alimentata dalla presenza di un debole “CUT-OFF”, nell’alta troposfera, in fase di definitivo colmamento fra l’est dell’Iraq e l’ovest dell’Iran. Questo vortice depressionario chiuso in quota, in fase di evoluzione in una “Upper Level Low”, semi-stazionaria a ridosso del confine iraniano, presenta delle sacche di aria fredda attorno l’ambiente circostante, ben evidenziate alla quota di 500 hpa (5100 metri) nella libera troposfera, che incentivano la genesi di una consistente attività convettiva durante le ore più calde del giorno, fra le montagne dell’Iran occidentale, l’Iraq, la Siria e l’entroterra desertico dell’Arabia Saudita.

Credit Severe Weather Europe
Credit Severe Weather Europe

Le masse di aria fredda che si invorticano attorno al modesto “CUT-OFF” stanno determinando un sensibile inasprimento del “gradiente termico verticale” su una larga fetta dell’area medio orientale. Il fitto “gradiente termico verticale” riesce ad instabilizzare l’intera colonna d’aria nelle ore centrali del giorno, non appena il sole comincia ad arroventare le vaste superfici desertiche. Il forte riscaldamento diurno accende fortissimi contrasti termici che tendono ad essere in parte colmati dall’attivazione di forti moti ascensionali, i quali favoriscono la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi che danno la stura ai rovesci e ai temporali sparsi. In molti casi, come avviene tra lo Yemen e l’Arabia Saudita occidentale, o in prossimità dei monti Zagros, nell’ovest dell’Iran, i forti moti ascensionali vengono ulteriormente enfatizzati dalla presenza dei rilievi che costringono le masse d’aria a salire bruscamente verso l’alto, raffreddandole e anticipando il processo della condensazione, con una sorta di “effetto trampolino” che agevola lo sviluppo delle “Cellule temporalesche” o di sistemi convettivi più complessi.

La Presse/Reuters
La Presse/Reuters

Proprio come quelli recentemente osservati fra lo Yemen e l’Arabia Saudita occidentale, responsabili dei forti rovesci, delle grandinate e delle inondazioni che hanno travolto diverse località e città saudite e yemenite. Le precipitazioni stanno contribuendo ad ammorbidire la calura, impedendo alle temperature di poter superare i valori tipici del periodo. Anzi fra Siria, Iraq, nord dell’Arabia Saudita e Iran le temperature continuano a rimanere al di sotto delle medie del periodo. Nella giornata odierna l’”Upper Level Low” si andrà progressivamente a colmare a ridosso del confine fra Iraq sud-orientale e Iran occidentale, tanto che il moto rotatorio verrà tenuto in vita dalla conservazione della sola forza centrifuga.

LaPresse/Reuters
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Pur andandosi a colmare sarà in grado di arrecare ulteriori condizioni d’instabilità, favorendo lo sviluppo di una diffusa attività “termoconvettiva” fra i rilievi dell’Iran occidentale, dal Fars al Lorestan, il nord del Kuwait, l’Iraq centro-meridionale, con rovesci e qualche temporale sparso. Qualche isolato rovescio di pioggia potrà interessare più marginalmente anche l’entroterra deserto siriaco nel corso del pomeriggio.

Tempesta di sabbia in Iraq
Tempesta di sabbia in Iraq

L’attività convettiva si ripresenterà di nuovo anche sui rilievi dell’Arabia Saudita occidentale e nel cuore dell’entroterra Saudita, tra il Gebel Shammar e la regione centrale del Neged, dove si verificheranno delle piogge e dei brevi rovesci a carattere sparso, in rapido diradamento entro le ore serali. Questi temporali, una volta cresciuti, venendo poi stirati in quota verso est dal transito del ramo principale del “getto sub-tropicale” sopra la penisola Arabica, si sposteranno molto velocemente sopra l’entroterra desertico Saudita, andando rapidamente a dissiparsi.

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