“Si stanno sparando numeri a caso, nemmeno fosse la lotteria. In Basilicata non c’è un registro tumori, nè sono state condotte indagini epidemiologiche: dunque, mancano i dati per valutare l’andamento delle diverse neoplasie e verificare un aumento dei casi“. Lo sottolinea Carmine Pinto, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), intervenendo sull’allarmismo per gli effetti delle estrazioni petrolifere in Val d’Agri sulla salute, in particolare l’insorgenza di tumori. La mancanza di dati in questo caso e il rincorrersi di numeri, basati su vecchi studi non epidemiologici, “evidenzia una volta di più la necessità di avere a disposizione i registri tumori in tutte le Regioni e province – afferma l’oncologo all’Adnkronos Salute – L’Italia è ‘coperta’ solo al 52%, e il Sud in gran parte ne è privo. Non si può valutare l’impatto ambientale sulla salute e il legame con l’insorgenza di malattie complesse come il cancro sulla base di percezioni. Sicuramente la situazione va sorvegliata e indagata, ma occorrono i dati – ribadisce – prima di pronunciarsi e generare allarme fra gli abitanti di questi territori. Ci vogliono studi e risultati, prima di gridare all’allarme“.