Internet Day: polizia e ministero dell’Istruzione insieme per educare 60mila studenti alla sicurezza

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Polizia di Stato e ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca insieme per celebrare i primi 30 anni di Internet in Italia con l’iniziativa ‘Una vita da social‘. Sessantamila studenti saranno coinvolti in tutta Italia, oggi, in una serie di incontri per educare alla sicurezza in rete e imparare come proteggere la propria privacy. La polizia postale sarà presente nelle scuole di oltre 100 province in tutta Italia, con workshop informativi per illustrare le opportunità di Internet evitandone i rischi. Gli operatori incontreranno i ragazzi sotto lo slogan ‘Più Internet per tutti, le opportunità della rete‘.

In contemporanea, il truck di ‘Una vita da social‘ farà una tappa straordinaria al Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa per celebrare insieme i primi 30 anni dal primo collegamento Internet in Italia. L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook e un profilotwitter, al cui interno vengono illustrate tutte le attività e riportate le impressioni dei partecipanti. “L’obiettivo delle attività di formazione – scrivono i promotori in una nota – è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza incorrere nei rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri“. “Oggi I ragazzi vivono sempre più in rete – dichiara Nunzia Ciardi, dirigente del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Roma – in rete studiano, si conoscono, intrattengono relazioni, giocano, comprano e vendono, ascoltano musica e guardano video. A fronte di questa realtà è assolutamente indispensabile una corretta valutazione e un accettabile bilanciamento delle opportunità e dei rischi della rete. Prevenzione e formazione sono i mezzi che noi mettiamo a disposizione per far si che i ragazzi imparino a navigare in sicurezza“.

LaPresse/Bianchi-Lodebole
LaPresse/Bianchi-Lodebole

L’obiettivo è “insegnare che è possibile comunicare e relazionarsi con gli altri senza correre gravi rischi per la privacy propria e degli altri – prosegue Ciardi- Nello stesso tempo prevenzione e formazione aiutano i genitori a conoscere i tanti strumenti a disposizione per proteggere i propri figli, soprattutto i più piccoli, dai pericoli del web. La diffusione di consigli, suggerimenti e indicazioni a giovani e genitori, è di fondamentale importanza per neutralizzare le insidie potenziali della rete“. “Per questo – conclude – la polizia postale di Roma incontra quotidianamente studenti, genitori e i insegnanti delle scuole del Lazio: per trasmettere il messaggio che navigare in sicurezza si può“. “Per molti di noi – dichiara Roberto Di Legami, direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni – pur se già adulti all’epoca, il primo collegamento ad Internet dall’Italia, ad opera di un gruppo di pionieri, fu oscurato da altri tipi di eventi, quali il disastro di Cernobyl, l’esplosione dello Shuttle e la morte dell’intero equipaggio, l’inizio del primo maxiprocesso a Cosa Nostra o la storica visita di Papa Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma“.

Oggi – prosegue – l’enorme portata tecnologica, storica e sociale di quell’evento appare evidente a tutti, come altrettanto lo è che le opportunità di Internet siano accompagnate da rischi anche seri“. “Con la diffusione della cultura della sicurezza – aggiunge Di Legami – la polizia postale è divenuta nel tempo un punto di riferimento per tutti gli utilizzatori della rete, che seguono con attenzione le nostre iniziative e supportano con affetto la nostra azione quotidiana. A tutti loro, grandi e piccoli, rivolgiamo oggi un caloroso saluto ed un forte impegno a proseguire la nostra opera con sempre maggiore efficacia in futuro, anche con il loro aiuto. Per un web sempre migliore, per un web sempre più sicuro“.

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