Ambiente: le prospezioni sismiche minacciano il corridoio dei cetacei al largo della Spagna

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Fra la costa catalana e quella delle Baleari esiste una zona che gli spagnoli chiamano “l’autostrada delle balene”, un vero corridoio naturale usato anche dai delfini ed altri mammiferi marini per gli spostamenti nel mar Mediterraneo. Si trova ad alcune centinaia di chilometri dal grande Santuario dei Cetacei italo-francese situato nel bacino corso-ligure-provenzale.

Si tratta di un’area che già 15 anni fa il Ministero dell’Ambiente spagnolo dichiarò “cruciale” per la tutela dei mammiferi marini, ma che non ha ancora ricevuto protezione. Solo un mese fa il Ministero ha assicurato di aver iniziato le procedure per la dichiarazione di quest’area come sito di Importanza e Protezione Speciale. Allo stesso tempo però, il Ministero dell’Industria spagnolo mantiene aperte le procedure per dare permesso alle grandi compagnie di estrazione di idrocarburi, di effettuare sondaggi e prospezioni sismiche in un’area di 14.000 km2 che comprende gran parte di questo “corridoio”.

Santuario dei CetaceiIl problema delle prospezioni sismiche per la ricerca di giacimenti, è che vengono realizzate utilizzando “piccole” esplosioni sottomarine che causano un importante disturbo per i cetacei. Si tratta quindi di un’attività incompatibile con una zona di così alto interesse naturalistico e di protezione degli animali. Proprio le associazioni ecologiste spagnole più importanti hanno chiesto al Ministero dell’Ambiente di attivarsi per proteggere il corridoio dei cetacei dalla ricerca di idrocarburi.

Dal canto loro le imprese di ricerca degli idrocarburi, affermano di utilizzare tecniche con il minor impatto possibile: iniziano a compiere prospezioni con livelli acustici bassi (che servono a spaventare i cetacei per farli allontanare) e passano solo successivamente alle esplosioni più forti, quelle che maggior danno causano a questi mammiferi marini.

Il problema è che queste esplosioni sottomarine non causano solo problemi ai mammiferi ma anche ad altre specie, come la tartarughe marine.

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