Masdar, la prima città al mondo a zero emissioni, detta “la città sorgente”, è una città pianificata in costruzione a pochi chilometri da Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, progettata dallo studio inglese Foster and Partners.
Il Masdar City Project è guidato e finanziato dall’Abu Dhabi Energy Company (ADFEC), presieduta dallo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, con un preventivo di budget di circa 22 miliardi di dollari.La costruzione di Masdar, “città a prova d’inquinamento”, è iniziata a febbraio 2008, sfruttando sole e vento del deserto, riciclando i rifiuti, riprendendo nella sua architettura l’antica saggezza delle medine mediorientali per ripararsi dal caldo, con giochi di specchi e vetrate per avere ovunque luce naturale.Masdar si sviluppa secondo la forma di un quadrato perfetto, rialzato su una piattaforma circondata da una cinta muraria che impedisce l’accesso di qualsiasi mezzo di trasporto esterno nella città.
Tanti gli accorgimenti adottati, sin dall’inizio, per rispettare l’ambiente: lo sfruttamento dell’energia solare, pannelli fotovoltaici integrati sui tetti delle abitazioni, impianti di desalinazione dell’acqua presente nelle falde sotterranee, in modo da renderla potabile, collettori per la pioggia, sistemi di irrigazione realizzati con le acque grigie, rifiuti impiegati come biocombustibili e fertilizzanti.Gli spostamenti dei cittadini prevedono l’utilizzo del sistema PRT (Personal Rapid Transit) , che si avvale di navette pubbliche e taxi automatizzati, privi di conducente, che si muovono ad una velocità massima di 40 km/h su magneti posti a intervalli regolari, dove il passeggero può impostare la destinazione da raggiungere direttamente nel veicolo stesso che effettua fermate ogni 200 metri.
La città, una volta completata, si dice entro il 2020, ospiterà almeno 50.000 persone, circa 1000 imprese per lo più nei settori dell’alta tecnologia e delle rinnovabili e 60.000 lavoratori, oltre all’avveniristico Masdar Institute of Science and Technology, polo universitario realizzato in collaborazione con il Massachussets Institute of Technology, dedicato esclusivamente allo studio e alla ricerca nel campo delle energie rinnovabili. Masdar, che occuperà, una volta terminata, consumerà il 75% di energia in meno di una città tradizionale di pari dimensioni. Per produrre energia si avvarrà del vento grazie a Windstalk, una centrale eolica costituita da 1203 pali in fibra di carbonio, alti circa 55 metri, fissati al suolo con basi di cemento. Un progetto davvero innovativo, quello di Masdar, che speriamo, giunga al termine, replicandosi in numerosi altri luoghi del Pianeta.