Dalla NASA arriva un’altra nuova, interessantissima, idea di propulsione: la vela elettrostatica, o E-Sail. E’ conosciuta formalmente come Heliopause Electrostatic Rapid Transit System (HERTS) ed è stata ideata da Bruce Wiegmann. L’E-Sail dovrebbe cavalcare il vento solare e si caratterizza dalla sua particolare struttura a raggiera, composta da 10 – 20 cavi di alluminio fino a 20 km di lunghezza caricati positivamente, spiega l’ASI. I raggi, spessi solo 1 millimetro, verranno estesi grazie all’effetto centrifugo di una continua rotazione della navicella.
Secondo i ricercatori questa vela sarebbe in grado di raggiungere il confine dell’Eliopausa in 10 anni, più di 100 Unità Astronomiche (UA) dalla Terra. Un traguardo che l’antenato Voyager ha conquistato in 35 anni. Quindi, come può uno spacecraft raggiungere velocità così elevate da arrivare così rapidamente al confine del nostro Sistema Solare?
Il trucco sta nello sfruttare i protoni che il Sole espelle ad altissime velocità nel vento solare. Le particelle, raggiunto lo spacecraft, verranno respinte da una repulsione elettrostatica dai raggi con carica positiva. Una ‘pistola’ di elettroni espellerà gli elettroni in eccesso, per mantenere la carica positiva dei cavi. In questo modo viene prodotta la spinta necessaria per far muovere la navicella. Ha a disposizione energia continua dal Sole e il che la renderebbe un fantastico sistema di propulsione ‘green’. I suoi lunghi raggi sono in grado di ricoprire un’area sufficientemente grande da permettere una continua propulsione anche dopo le 5 UA, dove la forza del vento solare inizia a dissipare, continuando ad accelerare anche a 20 UA. In questo modo vengono prodotte velocità notevolmente più alte rispetto ai classici sistemi di propulsione.
Un concept decisamente promettente, che gli scienziati NASA stanno mettendo alla prova che numerose simulazioni e test. Il fatto è che a livello tecnologico, l’E-Sail non pone grossi ostacoli. L’hardware è già esistente e si riuscirebbe a realizzarla in tempi brevi. E’ imperativo però chiarire la validità di questo sistema di propulsione. Questo progetto è passato alla Fase 2 del programma Nasa Innovatice Advanced Concepts (NIAC), vincendo $500,000 per continuare la sperimentazione. Il NIAC è un laboratorio da cui sono nati numerosi concetti rivoluzionari. E’ stata messa in piedi dall’agenzia spaziale US per valutare nuove tecnologie. Tra gli altri concorrenti vi è anche un sottomarino per studiare i mari di idrocarburi di Titano.