“Il ministero dell’Ambiente è intervenuto tempestivamente a supporto dell’autorità marittima, fornendo tre mezzi navali specializzati che hanno effettuato interventi di bonifica a mare del petrolio sversato. Attualmente, le rilevazioni effettuate con mezzi aerei delle capitanerie di porto non hanno rilevato ulteriore presenza in mare di prodotto inquinante“. A dirlo è stata la sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo rispondendo. In merito alle cause dell’incidente la sottosegretaria ha spiegato che “non è possibile, allo stato attuale, fornire elementi al riguardo in quanto è in corso un’inchiesta della magistratura che, per far luce su quanto accaduto, ha sequestrato l’area interessata dalla rottura“. Oggi “vari aggiornamenti della stima quantitativa del materiale fuoriuscito, ma, un dato più corretto potrà essere riscontrato solo a seguito del dissequestro dell’area interessata dallo sversamento“. Proprio in virtù delle valutazioni effettuate da Arpal – ha aggiunto Velo – “la Asl ha valutato, per i giorni del monitoraggio, assenza di rischio per la salute pubblica, dato confermato anche dalla regione Liguria. L’Arpal ha riferito altresì – ha concluso la sottosegretaria – che le attività di monitoraggio dell’aria e dell’acqua sono state svolte ininterrottamente e proseguiranno nei prossimi giorni, evidenziando che i valori rilevati sono sempre risultati in misura ampiamente inferiore ai limiti previsti“.