La persistenza di una vasta circolazione depressionaria a carattere freddo, interamente riempita con aria fredda di tipo polare marittima, che dall’Atlantico settentrionale si estende fino all’Europa centrale e alle Alpi, continua ad apportare condizioni di tempo piuttosto instabile e freddo su gran parte del vecchio continente. Specialmente tra Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, Svizzera e Austria, dove le temperature continuano a mantenersi su valori al di sotto delle tradizionali medie del periodo per il continuo afflusso di correnti fredde, di origine polare marittima.
Pur interessando solo marginalmente il nostro paese questa vasta circolazione depressionaria a carattere freddo, che ormai da giorni domina lo scenario meteorologico sull’area euro-atlantica, sta contribuendo a richiamare sulle nostre regioni aria piuttosto umida, proveniente dalla Spagna, che oltre a favorire un ulteriore aumento della nuvolosità, con il conseguente sviluppo di nubi prevalentemente stratiformi, determina una instabilizzazione della colonna troposferica. Soprattutto sulle nostre regioni centrali e meridionali, dove fra la serata odierna e la giornata di domani si potranno verificare delle deboli piogge a carattere sparso.
Difatti, il bacino centrale del Mediterraneo e l’Italia, trovandosi lungo il margine più meridionale della suddetta circolazione depressionaria, vengono interessate da una circolazione di aria umida, soprattutto in quota, dai quadranti occidentali che trasporta al proprio interno una serie di debolissime “anomalie della tropopausa dinamica” pronte ad interessare più direttamente le regioni centro-meridionali, fra oggi e domani. Ma da sabato il quadro previsionale subirà un nuovo mutamento, purtroppo in negativo, che aprirà la strada al peggioramento del 1 Maggio.
Proprio a partire dalla giornata di sabato l’ampia circolazione depressionaria fredda, da giorni semi-stazionaria sull’Europa centrale, cominciando a colmarsi si ridurrà ad un semplice saccatura colma di aria fredda polare marittima, caratterizzata da un “gradiente barico orizzontale” piuttosto “lasco” nei bassi strati. Nel corso della giornata di sabato questa saccatura a carattere freddo, divenendo sempre più “lasca” di “gradiente”, e pressata lungo i suoi margini da ben due differenti promontori anticiclonici dinamici, tenderà ad allungare il proprio asse principale lungo il meridiano 0°, in direzione della Francia orientale e delle nostre regioni nord-occidentali.
Il prolungamento verso latitudini sempre più meridionali di questa saccatura, con l’aria fredda polare marittima a seguito, sarà contrastato, poco più ad ovest, dal progressivo rinforzo dell’anticiclone oceanico, il quale nel corso del pomeriggio di sabato, elongherà un suo promontorio in direzione del Canale della Manica e della Francia, andando così a pressare il bordo più occidentale della stessa saccatura. Ciò nel corso della serata e della successiva nottata, fra sabato 30 Aprile e domenica 1 Maggio, contribuirà a tagliare la suddetta ondulazione ciclonica, al traverso della Francia centrale.
Questa azione di “stretching”, operata dalla spinta zonale dell’anticiclone oceanico, il quale con i propri elementi tenderà a disporsi in direzione della Francia, farà evolvere il ramo più meridionale della saccatura penetrata fin sul bacino centrale del Mediterraneo, in un “CUT-OFF”, colmo di aria fredda polare marittima, pronto a scivolare fra il mar di Corsica e la Sardegna. Sarà proprio l’isolamento di questo giovane “CUT-OFF”, interamente ricolmo di aria fredda polare marittima, con l’annesso minimo barico relativo al suolo, a determinare il brusco peggioramento del 1 Maggio, quando piogge, rovesci e persino locali fenomeni temporaleschi, interesseranno buona parte delle nostre regioni, da nord a sud.
La presenza di un nocciolo di aria particolarmente fredda nella media troposfera, con isoterme prossime ai -30°C a 500 hpa, incrementerà il “gradiente termico verticale”, favorendo anche il possibile sviluppo di un significativo “forcing” convettivo che dal pomeriggio di domenica potrà interessare più da vicino le coste settentrionali della Sicilia e le nostre regioni tirreniche, dove non si possono escludere dei rovesci o temporali a carattere sparso. Il tempo peggiore lo troveremo al centro-sud e sulla Sicilia, dove per gran parte del giorno saranno possibili precipitazioni e persino fenomeni a sfogo di rovescio o temporale. Ma l’instabilità, indotta dall’approssimarsi alla Sardegna del “CUT-OFF”, si farà sentire anche su parte delle regioni settentrionali, in particolare fra basso Piemonte ed Emilia, e sulle regioni adriatiche, con piogge e rovesci a tratti anche intensi fra Marche e Abruzzo.