Previsioni Meteo Ponte 25 Aprile – La buona notizia è che finalmente si uscirà da questo prolungato periodo con temperature largamente sopramedia, causa la persistenza di un robusto campo di alta pressione, alimentato da aria calda sub-tropicale continentale, in risalita direttamente dall’entroterra desertico sahariano. La brutta notizia, invece, riguarderà l’inevitabile peggioramento delle condizioni meteo per l’approssimarsi sul nostro paese di una perturbazione di origine atlantica, facente capo niente meno che ad un latente “CUT-OFF” (vortice depressionario chiuso in quota) che dall’Atlantico portoghese si sta spingendo in direzione della Spagna. Il graduale spostamento verso levante di questa “lasca” circolazione depressionaria, ormai giunta a ridosso della Spagna, sta cominciando ad erodere il bordo più occidentale del promontorio anticiclonico “interciclonico”, da giorni insistente sul bacino centrale del Mediterraneo e sull’Italia.
Al contempo, la progressione verso levante del “CUT-OFF” iberico favorirà l’attivazione di un flusso di aria molto umida e temperata dai quadranti meridionali che dalla Sardegna, attraverso il mar di Corsica e il mar Ligure, si spingerà verso le nostre regioni settentrionali, determinando un incremento della copertura nuvolosa che nel corso della serata e della giornata di domani tenderà a farsi sempre più compatta, dapprima ad iniziare dalle regioni settentrionali e su Liguria e Toscana, per poi estendersi alle coste tirreniche, dove l’avvezione di umidità che si presenterà nei medi e bassi strati darà origine anche a delle piogge che bagneranno soprattutto la bassa Toscana, il Lazio, l’Umbria e il nord della Campania, salvo poi estendersi dal pomeriggio anche alle aree più interne delle Marche, all’Abruzzo, al Molise e alla Puglia settentrionale.
Sulle regioni settentrionali, così come su quelle più meridionali, nonostante il passaggio di nubi medio-alte anche piuttosto compatte, le precipitazioni risulteranno prevalentemente deboli e per lo più ben localizzate fra la Liguria, il basso Piemonte e lungo le aree pedemontane prealpine, fra Lombardia, Veneto e Friuli. Ma il vero cambio di circolazione lo vedremo a partire dalla giornata di sabato, allorquando aria sempre più fredda, soprattutto in quota, comincerà ad affluire sul bacino centrale del Mediterraneo, instabilizzando la colonna troposferica, sia per l’incremento del “gradiente termico verticale” che per il passaggio in quota di alcune “anomalie della tropopausa dinamica” direttamente correlate all’avvezione fredda.
Difatti fra la serata di domani e sabato l’anticiclone oceanico, invece, ben spanciato sull’Atlantico, nel corso della giornata di domani inizierà a ergersi lungo i meridiani, con un cuneo che si distenderà fino alla Groenlandia meridionale. Questa espansione verso la Groenlandia meridionale dell’anticiclone delle Azzorre, enfatizzata dall’isolamento di una depressione a carattere freddo in fase di evoluzione in “CUT-OFF” nel tratto di oceano a sud di Terranova, oltre a deformare e a mandare in “stretching” il “lobo europeo” del vortice polare, attualmente posizionato fra la Scandinavia e il mar Baltico, avrà il merito di risucchiare aria piuttosto fredda, di tipo polare marittima, che dal mare di Groenlandia si dirigerà in direzione del mar di Norvegia e della Scandinavia, mediante una moderata avvezione di aria polare marittima.
Quest’aria fredda nel corso del prossimo weekend si verserà a piccole dosi sull’Europa centrale, addossandosi al versante settentrionale delle Alpi, mentre solo una parte di essa riuscirà a sfondare sul Mediterraneo centrale attraverso la valle del Rodano, dopo aver aggirato ad ovest l’ostacolo eretto dalle Alpi. L’ingresso dell’aria fredda tramite la porta del Rodano, con l’attivazione di intensi venti occidentali, anche burrascosi fra mar di Corsica, mar di Sardegna e sulle Bocche di Bonifacio, favorirà lo sviluppo di un minimo depressionario relativo per effetto “sottovento” sul Golfo di Genova.
La formazione di questa circolazione depressionaria a mesoscala, alimentata dal progressivo afflusso di aria sempre più fredda, d’estrazione polare marittima, in ingresso dalla Valle del Rodano, con un annesso sistema frontale a prevalente carattere freddo che dalla Sardegna si muoverà molto rapidamente verso le nostre regioni tirreniche, determinerà un netto peggioramento del tempo che interesserà principalmente le regioni tirreniche, dalla Toscana alla Campania, per il transito del fronte freddo associato al minimo relativo sul Golfo di Genova.
In seguito, con la traslazione verso le coste toscane del minimo relativo, pure su quelle settentrionali, con particolare riferimento per il Veneto, l’Emilia-Romagna, l’est della Lombardia e le Marche, dove nel pomeriggio si potranno sviluppare imponenti annuvolamenti cumuliformi che daranno origine a rovesci e temporali sparsi, maggiormente probabili tra il Veneto, l’Emilia-Romagna e il nord delle Marche, ove localmente saranno possibili fenomeni di forte intensità, accompagnati da colpi di vento, fulminazioni frequenti e occasionali grandinate. Ma l’elemento saliente sarà rappresentato dal forte calo termico, indotto sia dai rovesci che dall’afflusso di aria più fredda. Il calo termico da sabato si avvertirà maggiormente sulle regioni centro-settentrionali, dove i termometri potranno perdere fino a -5°C -6°C rispetto i valori odierni.