San Nicola Arcella e l’Arcomagno: alla scoperta del magico luogo immortalato nella discussa pubblicità della Calabria

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L’Arcomagno di San Nicola Arcella è stato protagonista nei giorni scorsi degli accesi dibattiti su una pubblicità turistica realizzata dalla Regione Calabria, al centro di una polemica nazionale sollevata da Selvaggia Lucarelli sulle proprie pagine social. A prescindere da ogni tipo di considerazione su questo spot, andiamo a scoprire qualcosa di più su questo luogo bellissimo. E’ una delle località più incantevoli d’Italia, situato sulla costa Tirrenica a pochi chilometri dal confine con la Basilicata, nell’estremo Nord della Regione, in provincia di Cosenza. San Nicola Arcella conta quasi 2.000 abitanti e sorge nel cuore della famosa Riviera dei Cedri, e la spiaggia dell’Arcomagno è il suo luogo più esclusivo e rinomato. Ma non l’unico.

San Nicola, storicamente appartenente al territorio comunale vicina Scalea, era chiamato San Nicola dei Bulgari e, solo a partire dai primi anni del ‘900, mutò il suo toponimo in quello attuale, quando divenne, a tutti gli effetti, un comune autonomo con il suo primo sindaco, il Signor Michele Tenuta. Pare che tra i personaggi di spicco, ricordati dai cittadini e dalla storia, San Nicola vanti Lord Crawford, lo scrittore inglese vissuto nel 1800 che scelse proprio la cittadina calabrese come sua dimora, soggiornando nella torre saracena a picco sul mare. Alcune delle sue storie di terrore sono ambientate proprio nel borgo calabrese, di cui carpì gli elementi più naturali e allegorici.

San Nicola Arcella, affacciato sulle acque tirreniche, tra Praia a Mare e Scalea, vanta un bellissimo tratto di costa con stupende spiagge di sabbia grigia ed un mare cristallino, tra il turchese e l’azzurro, con fondali digradanti, perfetti per gli appassionati di nuoto. La località è così denominata per via di uno straordinario Arco naturale, scavato probabilmente dal mare nella dura roccia: l’Arco Magno, che apre la via verso una piccola spiaggia, silenziosa, nascosta, isolata. Al suo interno si trova un ‘incantevole laguna a forma di mezzaluna, lunga circa 25 metri, con piccolissimi ciotoli di ghiaia.

Sulla parte sinistra dell’arco è presente una grotta naturale di grandi dimensioni, detta Grotta del Saraceno con all’interno una piccola sorgente d’acqua; mentre sul lato nord dell’Arco è situato un altro complesso di piccoli scogli e rocce, su cui si erge un altro arco di roccia: l’Arco di Enea, dal nome del mitico eroe troiano che, secondo il mito, dopo la caduta di Troia passò da quelle parti. In questi luoghi suggestivi, immersi nel profumo tipico delle piante e degli arbusti della Macchia Mediterranea, il tempo pare essersi fermato e c’e’ chi, con animo sognante, spera di sentire il canto ammaliatore delle sirene nei confronti dei primi naviganti ellenici. Di fronte ai due Archi citati, si trova lo Scoglio dello Scorzone, incastonato nello scenario surreale offerto da Madre Natura ed a poca distanza è possibile ammirare l’Isola di Dino, la maggiore delle isole calabresi.

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