Si sono concluse oggi le finali delle Olimpiadi di Problem Solving (OPS). Sono stati 285 gli studenti finalisti che si sono sfidati per la conquista del podio su problemi e algoritmi. Giunte quest’anno all’ottava edizione, le Olimpiadi sono promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione -. Sono rivolte agli alunni delle classi IV e V della scuola primaria (che possono partecipare con squadre di quattro bambini) e agli studenti del triennio della scuola secondaria di I grado e del primo biennio della scuola secondaria di II grado (che possono partecipare sia con squadre di quattro ragazzi e sia individualmente).
Le Olimpiadi di Problem Solving mirano a sviluppare negli studenti il pensiero computazionale, le abilità logiche e di risoluzione di problemi algoritmici. Ai partecipanti viene offerta l’opportunità di seguire uno specifico percorso formativo. Ai docenti e agli studenti, nel corso dell’anno scolastico, vengono infatti proposti diversi “allenamenti” mensili (di difficoltà via via crescenti) che guidano ad apprendere, padroneggiare e affinare le tecniche risolutive. In tutte le diverse fasi di gara (di istituto, regionali, nazionale) gli studenti coinvolti sono stati 20.800. Di questi 2.300 hanno partecipato alla prova individuale, mentre le squadre iscritte sono state 3.700. Le selezioni per la finale si sono tenute ieri ed oggi, presso il Dipartimento di Informatica-Scienza e Ingegneria dell’Università degli studi di Bologna, sede di Cesena. A sfidarsi per il podio sono state 21 squadre di scuola secondaria di II grado, 20 squadre di scuola secondaria di I grado e 20 squadre di scuola primaria; mentre per la prova individuale sono stati 21 studenti di scuola secondaria di II grado e 20 di scuola secondaria di I grado