Spazio e clima: COSMO-SkyMed scruta l’Antartide

MeteoWeb

Il 7 aprile 2016, dalla piattaforma di ghiaccio del Nansen in Antartide un’imponente massa di ghiaccio delle dimensioni di circa 150-160 chilometri quadrati si e’ staccata dando vita a due grossi iceberg.

Negli ultimi anni in questa piattaforma si era formata una grande frattura, che nel tempo si era allarga ed estesa fino al punto di far presagire un distacco massivo di ghiaccio con la conseguente formazione di uno o piu’ grandi iceberg” spiega Vito Vitale dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAC-CNR).

La piattaforma del Nansen – spiega l’ASI –  una distesa di ghiaccio lunga circa 50 km e larga circa 25 km che si trova appena a sud della Stazione Italiana costiera Mario Zucchelli. Durante l’ultimo secolo, solo altre due volte simili masse di ghiaccio si sono staccate dalla stessa piattaforma: una prima volta in un momento non meglio precisato tra il 1913 e gli anni 50; la seconda volta tra il 1963 ed il 1972.

Grazie alla sinergia tra le immagini satellitari fornite dal Programma Europeo Copernicus nelle bande dell’ottico dal satellite Sentinel-2A del, e una combinazione di immagini SAR (Synthetic Aperture Radar) fornite sia dal satellite Sentinel-1A che dai satelliti della missione italiana COSMO-SkyMed, i ricercatori del CNR hanno potuto studiare il fenomeno sin dal suo inizio nel 2013.

Per la parte italiana  Flavio Parmiggiani dell’ISAC CNR, ha seguito l’elaborazione e l’analisi dati SAR CSK e Sentinel-1. In particolare i dati COSMO-SkyMed sono stati forniti  nell’ambito di due progetti: uno nell’ambito del Third Party Mission program di ESA, cui contribuisce la missione COSMO-SkyMed, e l’altro nell’ambito dell’iniziativa dell’Agenzia Spaziale Italiana Open Call COSMO-SkyMed (denominato “SAR analysis of sea-ice formation in the Arctic and in Antarctica”). In particolare, è in questo ultimo progetto che sono stati forniti al PI Parmiggiani dati sull’area di interesse.
La frattura è ben visibile in un’immagine COSMO-SkyMed del 23 Marzo 2016.

Condividi