Terremoto L’Aquila: “in Italia non conosciamo ancora lo stato di salute degli edifici”

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A l’Aquila la ricostruzione procede ma invece procede molto lentamente nell’aquilano. Oggi in Italia non conosciamo ancora lo stato di sicurezza dei nostri centri storici, non sappiamo se sono sicuri e soprattutto quali siano le condizioni in cui versano gli edifici . Bisognerebbe iniziare a mettere in sicurezza il patrimonio edilizio italiano dando priorità alle scuole, agli ospedali ma a tutti gli edifici che ospitano l’Amministrazione Pubblica allargandoci all’intero patrimonio edilizio storico e non solo. Le loro condizioni di sicurezza  non le sappiamo anche perché non abbiamo il Fascicolo del Fabbricato equivalente ad una sorta di libretto pediatrico dello stato di salute degli edifici”. Lo ha affermato oggi a L’Aquila il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, intrattenendosi con i giornalisti a margine della cerimonia di conferimento del Premio di Laurea AVUS Duro Peduto.

In Italia i Piani di protezione civile sono ancora solo virtuali e si rivelano poco operativi in caso di emergenza  . Ricordiamo per l’ennesima volta  – ha proseguito Pedutoche il 50 per cento delle vittime lo abbiamo per comportamenti sbagliati durante l’evento sismico. Le persone non sanno come comportarsi durante un terremoto o alluvione o frana. Il 28 Aprile a Napoli avremo il Primo Congresso Nazionale di tutti i Geologi Italiani alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, con il quale discuteremo anche di questo, di rischio sismico e prevenzione, presentando proposte concrete al Governo” .

LaPresse
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Da volontaria Protezione Civile nel terremoto del Molise a ricercatrice sul sisma dell’Emilia – Romagna, a vincitrice del Premio di Laurea dedicato agli studenti che persero la vita a L’Aquila il 6 Aprile del 2009 – Questa è la storia di Tatiana. Medaglia al Merito conferita dal Capo dello Stato Sergio Mattarella al Premio Avus Tatiana Ioppolo di Rieti, studentessa dell’Università Roma Tre ha vinto il Premio di Laurea AVUS istituito dall’Associazione Vittime Universitarie del Sisma e dal Consiglio Nazionale dei Geologi,  al quale il Presidente della Repubblica ha conferito la Medaglia al Merito, in ricordo degli studenti che hanno perso la vita a L’Aquila. Tatiana ha vinto con la tesi di Laurea sul terremoto dell’Emilia Romagna del 2012 – Relazioni Empiriche tra i parametri strumentali del moto del suolo e l’intensità MCS dei terremoti di magnitudo moderata in provenienza Padania del 2012 . La sua è stata una scelta di vita.

Nel 2002 ho vissuto da volontaria della Protezione Civile – ha dichiarato Tatiana – il terremoto nel Molise, quando crollò la scuola di San Giuliano ed ho visto con i miei occhi la distruzione, il dolore. Ecco che ho voluto fortemente sostenere una tesi sul rischio sismico, l’ho voluto fortemente io. Il mio sogno è quello di diventare geologa e mettermi a disposizione della società e di contribuire ad avere città sicure. L’Italia è un Paese altamente sismico ed è questo che dobbiamo comprendere tutti”. La sua tesi è innovativa . “Ho elaborato i tantissimi dati dei questionari online dell’INGV – ha proseguito Tatiana – creando una rete di notizie ed elementi conoscitivi utile allo studio della zonazione del territorio e dunque alle politiche di prevenzione dal rischio sismico”.

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Dunque da volontaria della Protezione Civile nel terremoto del Molise, anno 2002, alla tesi di Laurea sul terremoto dell’Emilia – Romagna, anno 2012, a vincitrice del Premio di Laurea dedicato agli studenti che persero la vita nel sisma aquilano del 6 Aprile del 2009. Una grande storia la sua, la vera Italia dei giovani. “Il 1 Gennaio 2010 c’erano  a l’Aquila 54.000 sfollati, ben 22.000 nuclei familiari  -ha dichiarato Massimo Cialente sindaco de L’Aquila –  oggi gli sfollati sono 8.000 ed i nuclei familiari  3251. Nelle periferie la ricostruzione è stata completata per il 96 – 97 per cento e stiamo procedendo bene nel centro storico per il quale procediamo con una media di 100 mln di euro ogni due mesi. Purtroppo abbiamo il problema dei tempi italiani ma oramai l’Italia è questa e mi rassegno con ricorsi e controricorsi e burocrazia. L’Italia è il Paese del paradosso perché se da una parte in assenza di revisione alla macchina scatta il sequestro dell’auto, dall’altra parte viviamo invece in case di cui non sappiamo lo stato di sicurezza. Inoltre a crollare sono stati proprio quegli edifici costruiti in cemento armato negli anni 60 – 70 e dunque nuovi. Non dobbiamo pensare al consenso elettorale ma a costruire in Paese sicuro. Oggi siamo costretti a spendere 15 – 20 MLD di euro per ricostruire L’Aquila magari. Per la prevenzione ne sarebbero occorsi meno, magari con gli altri avremmo creato condizioni di sviluppo nel Paese ed avremmo salvato vite umane”.

“L’Aquila invita tutti ad una profonda riflessione – ha affermato Gianluca Valensise Responsabile Progetto MIUR – INGV – ABRUZZO- perché a crollare sono stati gli edifici nuovi , quelli costruiti negli anni 60 – 70”. “Oggi contiamo ben 19.000 iscritti che non sono pochi – ha dichiarato Pola Inverardi , Rettrice dell’Università de L’Aquila –  ed a breve raggiungeremo le 20.000 iscrizioni”.

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