Uranio impoverito, gen.Graziano: “La partecipazione a missioni militari all’estero non presenta rischi specifici per l’insorgenza di neoplasie”

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La Difesa garantisce “massima priorità alla sicurezza del lavoro e alla tutela dell’integrità psicofisica del personale“. Così il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano nel corso dell’audizione di fronte alla commissione bicamerale sull’uranio impoverito. “La partecipazione a missioni militari all’estero – ha aggiunto – non presenta rischi specifici per l’insorgenza di neoplasie“. “Evidentemente – ha sottolineato – i militari operano in zone in cui esiste rischio sanitario ed esistono margini di miglioramento delle misure a tutela del personale che devono essere perseguiti”.

Le forze armate italiane – ha ribadito il generale Graziano – non impiegano e non c’è dispiegamento di munizionamento all’uranio impoverito e i poligoni non ne consentono l’uso“. La Difesa, ha aggiunto, “ha compiuto un grande sforzo nel settore delle bonifiche ambientali negli scorsi anni anche in situazione di ristrettezza di risorse“. Priorità di ogni caso “è garantire l’efficienza e il benessere psicofisico del proprio personale. Promuovere ogni misura per avere il più alto livello di efficienza” e per questo, ha sottolineato, vengono effettuate “visite mediche almeno una volta l’anno e poi quella prima e dopo ogni missione in teatri a rischio“. “Noi – ha concluso – siamo pronti a cooperare con la commissione nella più totale trasparenza“.

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