La neve fresca caduta in Alto Adige alla fine della scorsa settimana si assesta rapidamente ma specie dai bacini maggiormente soleggiati e rocciosi si stacca spontaneamente come valanga. Il legame con la vecchia neve è spesso debole per la presenza di una alta concentrazione di polveri sahariane. Specie nelle zone centro orientali della provincia, maggiormente interessate dalle nevicate la situazione è delicata e nel fare delle escursioni sopra i 2200 m va posta molta attenzione, spiega la provincia autonoma di Bolzano Alto Adige. Il vecchio manto nevoso, in profondità sulle esposizioni settentrionali, presenta ancora una base debole con cristalli angolari a debole coesione che singolarmente con il nuovo indebolimento degli strati superiori per l’aumento delle temperature può rappresentare un possibile pericolo per distacchi profondi di valanghe di medie dimensioni. “Sulle montagne dell’Alto Adige il pericolo valanghe è MODERATO GRADO 2. Punti maggiormente pericolosi sono al di sopra dei 2200 – 2400 m prevalentemente sulle esposizioni settentrionali e maggiormente dove le ultime precipitazioni sono state più abbondanti. Il consolidamento degli strati superficiali del manto è moderato e il distacco provocato sarà possibile generalmente con forte sovraccarico. Va ancora fatta attenzione per fare una traccia sicura. Inoltre localmente sui pendii ripidi all’ombra specie se poco frequentati all’inizio dell’inverno la base del manto è debole e con un forte sovraccarico singolarmente potrebbe cedere provocando il distacco di valanghe di medie dimensioni. Nel corso della giornata con la radiazione solare aumento del pericolo di distacchi, anche spontanei, specie dalle esposizioni meridionali. Affidabilità della previsione: 80%.“