Il fisico statunitense Walter Kohn, pioniere dello sviluppo della cosiddetta teoria del funzionale della densità, insignito del Premio Nobel per la chimica nel 1998, è morto la scorsa notte nella sua casa di Santa Barbara, in California, all’età di 93 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Università della California di Santa Barbara, di cui era professore emerito e dove è stato anche direttore dell’Istituto di fisica teorica (1979-84). Kohn è autore di fondamentali ricerche riguardanti l’applicazione della teoria quantistica allo studio delle molecole e dei solidi. Al suo nome è legato un importante metodo di calcolo della struttura a bande dei solidi, sviluppato con Norman Rostoker e, indipendentemente, anche da Jan Korringa (teoria Kkr). Tra gli altri contributi di Kohn, particolarmente rilevanti sono quelli relativi allo studio teorico delle impurezze nei semiconduttori. Intorno alla metà degli anni Sessanta Kohn, interessato alle proprietà delle leghe metalliche, dimostrò che dalla sola conoscenza della distribuzione della densità di carica in un sistema a molti elettroni è possibile ricavare la struttura elettronica e l’energia. Questa acquisizione segnò la nascita della teoria del funzionale della densità che, ulteriormente sviluppata da Kohn e dai suoi collaboratori, si è andata affermando nei decenni successivi come uno dei metodi più efficaci per lo studio teorico di molecole e solidi. Per questi contributi, Kohn ha ricevuto, con John A. Pople, il Premio Nobel per la chimica nel 1998. Nato a Vienna il 9 marzo 1923 da una famiglia ebraica, Kohn abbandonò l’Austria in seguito alle persecuzioni naziste, soggiornando dapprima nel Regno Unito e poi in Canada. Trasferitosi successivamente negli Stati Uniti (di cui ha acquisito la cittadinanza nel 1957), Kohn conseguì il dottorato in fisica nel 1948 presso la Harvard University. Negli anni seguenti ha lavorato in varie università e centri di ricerca: Carnegie Institute of Technology (ora Carnegie Mellon university) a Pittsburgh, Istituto di fisica teorica a Copenaghen, Bell Laboratories nel New Jersey. Dal 1960 al 1979 ha insegnato all’Università della California di San Diego, per poi trasferirsi all’Università della California di Santa Barbara.