Un trappola per zanzare costruita con un copertone usato e un liquido non tossico è stata in grado di ridurre drasticamente in Guatemala il numero degli insetti delle specie Aedes, che trasmettono Zika, dengue, chikungunya e febbre gialla. La “ovillanta“, così si chiama la trappola, è stata inventata da un professore di chimica della Laurentian University di Sudbury in Canada, Gerardo Ulibarri, e testata con successo nella cittadina di Sayaxche in Guatemala. A riferirlo è il sito del giornale canadese thestar.com.
La trappola è composta da due quarti di copertone, posti uno sopra l’altro a formare una specie di bocca e fissati a un muro esterno. Sul fondo della trappola viene posta una soluzione di latte e acqua che attrae le zanzare, e sulla superficie del liquido vengono posti dei fogli di carta. Le zanzare femmine vengono attirate dalla soluzione ed entrano nella ovillanta per deporre le uova, che finiscono sulla carta galleggiante. Due volte alla settimana la carta viene ritirata e le uova vengono distrutte.
Secondo Ulibarra, deponendo le uova le zanzare rilasciano nell’acqua dei ferormoni, che indicano alle altre femmine che il posto è adatto e aumentano l’efficacia della trappola. Il dispositivo costa solo 3,5 dollari e raccoglie 7 volte le uova raccolte dalle trappole tradizioni. Nei dieci mesi nei quali è stata testata a Sayaxche, in città non ci sono stati casi di dengue, mentre di solito nello stesso periodo se ne registrano oltre una trentina. La ovillanta inoltre permette di evitare gli insetticidi, che avvelenano anche i predatori naturali delle zanzare, pipistreli e libellule.