2 Giugno: la storia della parata tra feste e polemiche

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Le celebrazioni del 2 Giugno inizieranno alle 9:15 all’altare della Patria dove Sergio Mattarella deporrà la tradizionale corona di alloro presso il sacello del Milite Ignoto. Successivamente si passerà ai Fori Imperiali, per poi arrivare ai giardini del Quirinale dove si potrà godere della musica dei complessi bandistici dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare, della Guardia di Finanza, dell’Esercito Italiano, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. La prima sfilata avvenne il 2 giugno del 1948 con lo schieramento dei Reparti in piazza Venezia. In quell’occasione, il presidente Luigi Einaudi assunse il comando delle Forze Armate.

Il 1950 fu l’anno in cui la parata fu inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali con l’ingresso nella sfilata del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. Nel 1961, la cerimonia si svolse invece a Torino, prima capitale dell’Italia unita. Nel 1976, la parata, a causa del terremoto del Friuli, non fu celebrata. Per tutti gli anni 70, a causa degli anni difficili che l’Italia attraversava, sembravano giunti al termine i festeggiamenti. In realtà, l’importanza della festa fu compresa solo durante gli anni 80. Nel 1989 la parata militare fu nuovamente sospesa e sostituita da una Mostra storica a Piazza di Siena e per dieci anni fu limitata ad una cerimonia all’Altare della Patria. Fu l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a ripristinare definitivamente la parata del 2000 e quattro anni dopo alla sfilata si aggiunsero nuovi corpi come quello della Polizia municipale di Roma, in rappresentanza di tutte le Polizie locali ed il personale della Protezione Civile.

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