Con l’operazione Millennium, portata a termine dal Bomber Command della RAF su Colonia, Essen e Brema, vennero bombardate a tappeto le tre città tedesche con l’impiego di circa mille bombardieri per volta. L’obbiettivo, in piena seconda guerra mondiale, era proprio quello di raderle al suolo per cercare di colpire il Terzo Reich da un punto di vista economico, civile e morale.
La prima città scelta come obiettivo fu Colonia, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, che subì gravi devastazioni. La maggior parte dei velivoli arrivò puntuale sull’obiettivo, reso perfettamente visibile dalle pochissime nubi e dalla Luna piena: in un’ora e 40 minuti, ben 860 equipaggi su 898 che passarono sopra Colonia riferirono di aver sganciato gli ordigni. Il giorno successivo, alla conta dei danni, gli analisti inglesi calcolarono che in realtà solo circa 600 equipaggi avevano bombardato Colonia, ma erano riusciti a distruggere ben 243 ettari di superfici edificate; 474 persone erano morte e 5.000 risultarono ferite; 3.300 case erano crollate e 9.510 subirono danni più o meno ingenti; 130.000 cittadini abbandonarono momentaneamente la zona; le fabbriche distrutte furono numerose e il traffico, soprattutto quello ferroviario, andò in tilt.