Era il 20 maggio 1990 quando venne trasmessa la prima fotografia dal telescopio spaziale Hubble (HST, Hubble Space Telescope), lanciato in orbita 16 giorni prima, il 24 aprile, durante la missione Shuttle Discovery STS-31, in un progetto comune della NASA e dell’ESA. Da allora, a 570 km dalla Terra, il telescopio, attraverso il suo obiettivo di 2,7 metri di diametro, compiendo un giro intorno al pianeta ogni 90 minuti, ha catturato un milione di immagini di stelle e galassie e circa 50 terabyte di dati, grazie ad un lavoro di 130 scatti al giorno. Da quel momento cambiò completamente il modo di vedere il cosmo. La milionesima immagine, nel luglio 2011, fu poi quella di HAT-P-7b, un pianeta extrasolare orbitante intorno a una stella più calda del Sole. Charles Bolden, pilota della missione Nasa che ha messo in orbita il telescopio, ha dichiarato che “Hubble ci ha permesso scoperte incredibili in un ampio spettro di discipline dell’astronomia e il fatto che la sua milionesima osservazione sia di un pianeta extrasolare è un ottimo promemoria della sua forza e della sua eredità“.