Era il 12 maggio 1995 quando la cantante italiana Mia Martini morì nella sua casa di Cardano al Campo, in provincia di Varese. Aveva 47 anni e ad ucciderla fu un attacco cardiaco, causato probabilmente da un eccesso di medicinali, che l’artista assumeva a causa di un fibroma all’utero, e l’assunzione di sostanze stupefacenti. Il suo corpo venne ritrovato solo due giorni dopo riverso sul letto, con le cuffie di registrazione ancora sulla testa e il braccio proteso verso il telefono. Pochi giorni prima della sua morte, mentre era già impegnata con i primi concerti del nuovo tour, era stata ricoverata per due volte sia ad Acireale che a Bari, a causa di dolori fortissimi allo stomaco e al braccio sinistro.
Mia Martini, che era pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè detta Mimì, era nata a Bagnara Calabra nel 1947 e all’epoca della sua morte la sua fama era indiscussa. Con canzoni entrate ormai a far parte della storia della musica italiana, come “Piccolo uomo” o “Minuetto“, ha conquistato il pubblico e lasciato un vuoto incolmabile dopo la sua morte.